Stefana: la sede di via Bologna ha un compratore, ma si attendono altre offerte
L'ex Stefana di via Bologna ha un compratore, l'Ekinci International, legata a un gruppo siderurgico turco con varie sedi in Europa
È a conoscenza di altre offerte?
In molti sono venuti a vedere il sito di via Bologna. Per quanto se ne sa, il ramo di azienda più appetibile all’interno della sede navense, dei tre reparti presenti, è il reparto travi. Quindi, chi potrebbe essere interessato, nel nord Italia, è chi opera in questo settore, come la Duferco di San Zeno.
Dal 2 giugno scorso i lavoratori non possono far ricorso alla cassa integrazione. Il 30 ci sarà un incontro in Regione con la sottocommissione lavoro per non lasciare scoperti i lavoratori. Intanto? Se c’è un compratore che ha un piano industriale, ovviamente, i lavoratori possono fare richiesta di ammortizzatori sociali.
Possiamo dire che andiamo verso una risoluzione? Sì, sulla sede di via Bologna c’erano delle nubi fosche..., per arrivare a questo risultato si sono mossi tutti, dal sottoscritto alla Provincia, tanti attori, non solo sindacali, perché questo è un problema di dimensioni non solo industriali, anche sociali, soprattutto per la comunità di Nave. Il lavoro di squadra fra istituzioni e lavoratori è stato fondamentale al fine di colloquiare, cercare interlocutori a tutti i livelli.
REDAZIONE ONLINE
27 giu 2016 00:00