Sanatoria 2012: si aprono spiragli dopo la trasferta romana di Loggia e Prefettura
Arrivano segnali positivi dall'incontro a Roma per rivedere i criteri adottati a Brescia nelle procedure per la regolarizzazione degli immigrati del 2012. In un comunicato congiunto di Cisl, Uil, Acli, Centro Migranti e Mcl sottolineano la forza delle idee e l'importanza di aver seguito un percorso istituzionale: "Qualunque altra strada non solo è sbagliata, ma mette in secondo piano le giuste rivendicazioni degli immigrati che hanno titolo per portarle avanti"
L’incontro di ieri al Viminale con il prefetto Morcone – presenti i rappresentati del Comune capoluogo e i legali delle nostre associazioni – è il frutto di una nostra precisa richiesta, formalizzata in una lettera dello scorso 6 marzo, nella quale indicavano i problemi e le difficoltà che vive la nostra provincia in merito alla concessione dei permessi per gli immigrati. La convocazione al Ministero, in risposta alla nostra richiesta, è giunta ben prima delle manifestazioni svolte in città e non ha niente a che vedere con esse.
Nell'incontro con il responsabile del Dipartimento Immigrazione del Ministero dell’Interno abbiamo visto condivise le nostre osservazioni, con la disponibilità ad accogliere i nostri suggerimenti che saranno trasmessi, nelle forme più idonee, a chi potrà decidere e applicarle. La presenza a Roma di legali diversi da quelli delle nostre organizzazioni, nulla ha portato di nuovo e di diverso alle posizioni assunte dal prefetto Morcone.
Continuiamo a credere che sia la forza delle idee, la loro traduzione in proposte e iniziative - insieme all'esperienza dei nostri legali che pubblicamente vogliamo ringraziare – a definire percorsi credibili, utili e capaci di dare speranza a chi si è visto ingiustamente negato il permesso di soggiorno.
Sono questi i percorsi che trovano la condivisione della comunità bresciana, non certo quelli dei cassonetti dati alle fiamme o delle transenne lanciate contro le forze dell’ordine. Il razzismo è un male che si nasconde anche in qualche piega della nostra società, ma la stragrande maggioranza dei bresciani è aperta, accogliente e disponibile a sostenere chi si batte per conquistare dignità e diritti di cittadinanza nel pieno rispetto delle regole. Qualunque altra strada non solo è sbagliata, ma mette in secondo piano le giuste rivendicazioni degli immigrati che hanno titolo per portarle avanti.
REDAZIONE ONLINE
10 apr 2015 00:00