Regione: la nuova sanità bresciana
Approvato dalla Commissione competente il testo di riordino. Tutte le novità per il territorio bresciano
Il testo che passerà all’esame del consiglio regionale prevede il superamento del sistema delle aziende sanitarie locali (Asl) a vantaggio delle Agenzie di tutela della salute (Ats), con una riduzione del loro numero da 15 a otto. Le nuove agenzie, secondo la riforma avranno compiti di programmazione dell’offerta sanitaria, di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie, di negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie.
Alle Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), che andranno a prendere il posto delle “vecchie” aziende ospedaliere, spetterà invece il compito di erogare le prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Con la riforma approvata in commissione il loro numero dovrebbe scendere dalle attuali 29 a 22 nuove Asst a cui si aggiungono 3 aziende ospedaliere istituite per presenza di ospedali con più di mille posti letto (Niguarda, Brescia e Bergamo).
Per quanto riguarda il Bresciano, questa dovrebbe essere la nuova configurazione degli assetti sanitari.
La riforma prevede l’istituzione di due Agenzie di tutela della saluto di Brescia: quella della “Montagna”, comprendente l’azienda socio sanitaria territoriale della Valle Camonica, con gli ospedali di Esine ed Edolo e comprendente i distretti della valle, e quella di Brescia, con l’azienda ospedaliera Spedali civili di Brescia, Gardone Valtrompia e Montichiari, e due aziende socio sanitarie territoriali: quella della Franciacorta, con gli ospedali di Chiari, Iseo e Orzinuovi e i distretti di Brescia, Brescia Ovest, Sebino, Val Trompia, Monte Orfano, Oglio Ovest e Bassa Bresciana Occidentale, e quella del Garda, con gli ospedali di Desenzano, Manerbio, Leno, Salò e Gavardo e comprendente i distretti di Garda/Salò, Valle Sabbia, Brescia Est, Bassa Bresciana Orientale e Bassa Bresciana Centrale.
M.VENTURELLI
30 giu 2015 00:00