Ragazzi del sorriso, incontri via tablet
A dicembre del 2019 i ragazzi del “Centro del sorriso” di Verolanuova avevano allietato il pranzo di Natale degli anziani del paese organizzato dai servizi sociali del Comune cantando, vestiti da Babbo Natale, i pezzi musicali tradizionali che allietano il cuore in occasione delle festività natalizie. Fu una giornata ricca di sorrisi e di gioia. Quest’anno purtroppo, a causa dell’epidemia, non è stato possibile organizzare nulla. Gli anziani del paese il pranzo lo hanno consumato in solitudine a casa, e i ragazzi del “Centro del sorriso” non solo non hanno potuto cantare, ma è da ottobre che non si possono neppure vedere e riunire. Ma ora il Comune ha trovato il modo di riattivare le attività del Centro seppure a distanza, e ha regalato agli ospiti e agli animatori un tablet per far sì che potessero da subito quanto meno vedersi, e poi riprendere a interagire. La dotazione dei tablet è un piccolo gesto, per molti però davvero importante. Il “Centro del sorriso” ha sede presso la ex caserma dei Vigili del Fuoco ed è una struttura dei servizi sociali del Comune, uno spazio che accoglie oggi otto persone con diverse fragilità, dai 19 ai 40 anni, seguite da quattro animatori e volontari.
È uno spazio aperto a fine 2019 per creare, giocare o semplicemente trascorrere dei momenti di gioia insieme agli altri, sviluppando capacità di socializzazione. Vi può aderire chi intende passare del tempo in compagnia per imparare qualcosa, per insegnare qualcosa, per condividere momenti ludici, creativi, ricreativi. L’attività del centro aveva subito un primo stop già a febbraio, con la prima ondata dell’epidemia, ed aveva ripreso le sue attività a settembre dotando gli ospiti di una mascherina personalizzata con il nome del centro, e adottando comportamenti specifici per contrastare il diffondersi del virus. Ma poi le attività si sono fermate nuovamente a seguito del Dpcm di ottobre. “Ma per i ragazzi – dice Carlotta Bragadina, assessore ai Servizi sociali – è importante sentirsi, vedersi e svolgere attività assieme”. Presto gli animatori proporranno diverse attività che coinvolgeranno i ragazzi direttamente dalle loro case, nell’attesa di poter tornare a incontrarsi di persona.