Radar 80: la depressione si cura con lo smartphone
80 scienziati da oggi a venerdì all'Irccs Fatebenefratelli per un nuovo programma di ricerca internazionale
A Brescia si sono dati appuntamento 80 scienziati che prendono parte al primo meeting che si apre oggi per concludersi il 17 giugno. Si tratta di un progetto volto a monitorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti, quindi anche a calibrare meglio i trattamenti, attraverso strumenti di valutazione continui che agiscono in ‘remoto’ (ossia a distanza dal centro clinico o dallo studio del medico), come smartphone e dispositivi indossabili: questi consentiranno di ottenere un quadro completo, ed in tempo reale, delle condizioni del paziente ad un livello di dettaglio in precedenza irraggiungibile.
Inoltre, questo tipo di monitoraggio potrebbe far sì che il trattamento inizi prima che il quadro clinico del paziente si aggravi, prevenendo le ricadute o evitando che il paziente attenda un peggioramento delle proprie condizioni di salute prima di cercare un consulto medico. La collaborazione Radar-Cns è guidata congiuntamente dal King’s College di Londra e dalla Janssen Farmaceutici, ed è finanziata, nell’ambito della ‘Innovative Medicines Initiative’ (un partenariato pubblico-privato creato tra la Federazione Europea delle Industrie del settore Farmaceutico, e l'Unione Europea); comprende 24 istituzioni ed aziende provenienti da vari paesi d’ Europa e dagli Stati Uniti. Il programma riunisce esperti provenienti da diversi campi disciplinari, tra cui la clinica e la ricerca biomedica, l’ingegneria, l’informatica, le tecnologie informatiche e la biostatistica.
REDAZIONE ONLINE
16 giu 2016 00:00