Prove di mobilità sostenibile in Pianura
A Comezzano Cizzago sono stati presentati i primi dati rispetto all’indagine svolta da Fondazione Cogeme e Università degli Studi di Brescia sullo stato di fatto delle reti ciclabili nel territorio di Pianura Sostenibile, in stretta sinergia con le 25 Amministrazioni Comunali coinvolte
Criticità e potenzialità nell’indagine sulle piste ciclabili del territorio di Pianura sostenibile, promossa da Fondazione Cogeme per questo nuovo triennio del progetto omonimo siglato pochi mesi fa a Torbole Casaglia e che sta per muovere i primi passi in termini di restituzione di dati e informazioni. Nel caso specifico, è stato presentato per la prima volta nell’incontro di Comezzano Cizzago il lavoro organico di mappatura applicato non solo ai comuni aderenti a Pianura Sostenibile (Azzano Mella, Barbariga, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Castel Mella, Castrezzato, Chiari, Comezzano-Cizzago, Corzano, Dello, Lograto, Longhena, Maclodio, Orzinuovi, Orzivecchi, Quinzano d’Oglio, Roccafranca, Roncadelle, Rudiano, San Paolo, Torbole Casaglia, Trenzano, Urago d’Oglio, Villachiara) ma anche ad altri Comuni interessati in funzione della pertinenza geografica quali ad esempio Pontoglio, Travagliato, Castelcovati, Verolavecchia, Pompiano, Mairano, Capriano del colle. Un “work in progress” realizzatosi grazie alla collaborazione dell’Università degli studi di Brescia e l’interazione costante con gli Uffici tecnici comunali come ben testimoniato da Anna Richiedei, Michéle Pezzagno e Maurizio Tira durante la sessione tecnica prevista nel programma della serata. Lo stato di fatto del “sistema ciclabile” presenta aspetti interessanti e i margini di miglioramento, in un‘ottica di sistematizzazione dati e classificando per tipologia i percorsi della rete stessa. Nel concreto, le informazioni raccolte potrebbero essere inserite nel GeoPortale della Provincia di Brescia (rappresentata per l’occasione dalla d.ssa Pierpaola Archini, Dirigente del Settore Strade e trasporti) e saranno comunque a disposizione delle Amministrazioni Comunali. Ad oggi, per 14 comuni si è costruita una banca dati già ben definita e che verrà validata nei prossimi mesi. Difficoltà di raccordo tra due tratti di differente tipologia, larghezze ridotte delle corsie/piste, Interruzioni improvvise, mancanza di attraversamenti, di segnaletica etc.. sono alcune delle criticità emerse proprio grazie a questa indagine organica. In quest’ottica, sarà pertanto possibile per i Comuni avere il quadro più chiaro e dunque programmare eventuali interventi singoli o soluzioni coordinate al fine di garantire la continuità dei percorsi ciclabili. La mappatura d’area vasta inoltre gioca un ruolo importante nell’aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Brescia e, qualora sviluppata dalle singole realtà, potrà costituire una base solida per una strategia d'area complessiva , anche di stimolo per futuri finanziamenti.
“Fondazione Cogeme porta avanti questa attività ormai dal 2008 con lungimiranza e spirito di servizio per le proprie comunità di riferimento“ - dice Gabriele Archetti Presidente di Fondazione Cogeme introducendo la serata insieme al Presidente di Cogeme Spa Giacomo Fogliata -“La conoscenza sistematica del territorio ci aiuta ad orientare le politiche territoriali, rafforzare i processi di scambio virtuoso di esperienza amministrative e garantire dunque una visione territoriale di “area vasta” , nel rispetto delle specificità locali”.
In merito alle strategie di sviluppo, si ricorda che nel mese di agosto 2022 il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha pubblicato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana e extraurbana 2022-2024, un strumento che definisce, sotto il profilo amministrativo, la cornice di politica nazionale per la mobilità ciclistica volta alla realizzazione del Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica (SNMC). L’attività svolta nel contesto territoriale della bassa pianura occidentale della Provincia di Brescia, si allinea perfettamente alla finalità del Piano che è quella di rendere, ad ogni livello, la mobilità ciclabile una componente fondamentale del sistema modale sostenibile con caratteristiche di accessibilità, efficienza trasportistica ed economica, oltre ad un positivo impatto ambientale.