Prende il via "Filosofi lungo l'Oglio"
Il filosofo Umberto Curi inaugura questa sera a Villa Morando a Lograto la 15a edizione del Festival chiamata quest'anno a riflettere sul tema "Esseri umani"
Prende il via questa sera, da villa Morando a Lograto, la 15a edizione del Festival “Filosofi lungo l’Oglio”, diretto da Francesca Nodari e promosso dalla omonima fondazione.
Fil-rouge dell’edizione di quest’anno è il tema “Esseri umani” che nella serata inaugurale viene affrontato da Umberto Curi, che a Lograto propone la lezione “Amicizia e prossimità: modelli di humanitas”. Nei suoi studi Curi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica. Più di recente si è volto ad uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di logos, amore, guerra e visione. Ha vinto con l’opera “Straniero” la 7a edizione del” Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente.
Domani, 22 settembre, “Filosofi lungo l’Oglio” si sposta al monastero di San Pietro in Lamosa, a Provaglio d’Iseo, per l’incontro con Enzo Bianchi, una delle voci più autorevoli, ascoltate e acute dell’esperienza ascetica contemporanea. Fondatore della Comunità Monastica di Bose e tra le personalità di maggior spicco del panorama culturale italiano e internazionale. Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze Politiche.
A lui il compito di lanciare quasi un monito di speranza con la lezione “Siate umani!,”
A chiudere la “tre giorni” inaugurale del Festival sarà Umberto Galimberti, che il 23 settembre all’azienda “Le Vittorie” di Villachiara affronterà il tema della marginalizzazione dell’uomo nell’età della tecnica. Un argomento quanto mai attuale al centro di un forte dibattito legato ai cambiamenti della nostra società globalizzata e iperconnessa. Nell’arco del suo percorso ha fissato il proprio sguardo filosofico sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica. È uno tra i più importanti filosofi e psicoanalisti di formazione junghiana italiani.
Alla luce del successo delle scorse edizioni, questa sera prendono il via anche gli eventi cornice del festival. Organizzato dall’associazione Rete di Dafne prende il via il progetto: “Donne – ricordiamoci di ricordarl”e teso a sensibilizzare la società civile sul doloroso dramma dei femminicidi nel nostro Paese e nelle nostre comunità. A dare ulteriore attenzione al tema la mostra fotografica: The consequences, un racconto per immagini, intervallato dalla lettura di brani scelti, legati alla lunga elaborazione degli oltraggi subiti dalle vittime della violenza di genere e di come certe sofferenze possano cambiare per sempre l’esistenza di una donna.
Tutte le lezioni del festival prendono il via alle 21,00; è necessaria l’iscrizione a ciascun evento attenendosi scrupolosamente alle indicazioni riportate sul sito www.filosofilungologlio.it oppure contattando il numero 3287059145. L’ingresso degli incontri è libero fino ad esaurimento posti, secondo le normative anti-Covid e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Laddove l’evento si terrà all’interno, sarà data al pubblico la possibilità – previa iscrizione online – di partecipare alla conferenza sia in presenza sia in una location attigua in videoconferenza. Per chi non potesse raggiungere fisicamente il luogo indicato, sarà possibile seguire