Omicidio stradale: ecco cosa cambia
Il Senato ha dato il via libera al ddl che ora passa all'esame della Camera. Ne parliamo con Roberto Merli, presidente dell’Associazione familiari vittime della strada
Il testo prevede una serie di misure: il reato di lesioni stradali; il ritiro della patente fino a 30 anni; l'arresto in flagranza di reato; pene più severe per chi fugge. Questi alcuni dei punti salienti del disegno di legge approvato nell'aula di Palazzo Madama che comporta un innalzamento del massimo della pena per l'omicidio stradale (a 18 anni) con, però, un netto aumento del minimo (sette anni in caso alcol, otto in caso di droga).
Secondo lei quali sono i miglioramenti da apportare?
Dovrebbero essere tolti i patteggiamenti e i riti abbreviati perché vogliono dire sconti di pena. Non è possibile. Poi si sa che il giudice applica sempre il minimo delle pene... e se ci mettiamo anche gli sconti di pena...
Qual è la situazione a livello bresciano?
Brescia sta lavorando molto sulla prevenzione degli incidenti stradali. I dati sulla mortalità sono diminuiti in modo importante, ma è anche vero che dobbiamo ancora lavorare per la formazione culturale delle persone. Dobbiamo creare questa formazione che è il rispetto delle regole.