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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 22 set 2015 00:00

Oggi la giornata dell'Alzheimer: l'importanza della diagnosi superprecoce

A partire da questa sera, per la durata di un mese, Brescia si impegna per la sensibilizzazione all'alzheimer, una malattia ancora a molti sconosciuta, la cui diagnosi precoce è però fondamentale per la cura dei pazienti affetti

Oggi, 21 settembre, si celebra la XVII Giornata Mondiale dell'Alzheimer, ma questa malattia è ancora largamente sconosciuta ed è per questo che a Brescia si lavora soprattutto sulla diagnosi superprecoce: «Effettivamente, l’unica contromisura veramente efficace è individuare la malattia prima che si esprima nei suoi effetti devastanti» conferma Orazio Zanetti, primario geriatra all’Irccs Fatebenefratelli, dove annualmente sono in cura 3.000 pazienti affetti da demenze, 500 dei quali vi sono ricoverati.

L’Istituto dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio è specializzato nella cura e nella ricerca su demenze e Alzheimer e, nell’ambito clinico, ha concentrato gli sforzi nella diagnosi del morbo sui sessantenni che, pur conducendo una vita normalissima, avvertono lievi – a volte lievissimi – disturbi della memoria. «Non è l’unico fronte di impegno – sottolinea Zanetti – perché ad esempio vengono da tutt’Italia per accedere alle nostre indagini genetiche, con le quali è possibile intercettare quel 2-3% di casi in cui la malattia si trasmette, o almeno così pare, per via ereditaria; tuttavia, l’analisi delle persone paucisintomatiche ci impegna molto perché sta dando dei buoni risultati. Il che, quando si combatte una malattia ancora sconosciuta, qual è il morbo di Alzheimer, è veramente molto importante».

La lotta all’Alzheimer impegna a Brescia numerose realtà che operano in rete: a partire da oggi, lunedì 21 settembre, per un mese, la città sarà sede di convegni e seminari scientifici su quest’argomento. Il 25 settembre all’Irccs si terrà un incontro dal titolo “La ricerca sull’Alzheimer tra stagnazione e rivoluzione”. «Saranno approfonditi molti aspetti – anticipa Zanetti – tra cui anche studi innovativi che indagano il rapporto esistente tra la flora batterica intestinale del soggetto e l’amiloidosi cerebrale che si reputa all’origine del morbo». Tutti gli appuntamenti sono consultabili al seguente indirizzo: www.grg-bs.it text
REDAZIONE ONLINE 22 set 2015 00:00