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Brescia
di MAURO TONINELLI 30 apr 2015 00:00

Non sono questi i tifosi del Brescia!

Gli incidenti fra tifoserie che hanno visto coinvolti i tifosi bresciani spingono a riflettere sul ruolo che ha la violenza nel panorama calcistico

L’ignoranza non ha colore e non ha bandiera, così come l’inciviltà. E se ci deve essere stile nel saper perdere, quello stile che è mancato ad alcuni sostenitori del Vicenza che se ne sono andati simulando la lettera C nei confronti dei bresciani, a memoria, se ce ne fosse bisogno, della situazione delle Rondinelle, questo non giustifica nulla. La violenza ai danni di alcuni tifosi vicentini mentre salivano sull’autobus, in cui è rimasto coinvolto anche un agente, mostra come l’inciviltà resti nel mondo del calcio e, se serve ricordarlo, anche in casa nostra. Non è questo il calcio! Non è questa Brescia e il Brescia! Non sono questi i tifosi del Brescia! Bisogna dirlo forte in tutti i modi. Bisogna urlarlo a chi pensa che questo sia il modo migliore per sostenere la squadra!

Il tifoso del Brescia, così come quello delle altre squadre, andrà sempre meno allo stadio perché il pericolo è troppo alto. Come può un genitore pensare di portare il figlio al campo se le conseguenze possono essere quelle del ragazzo ferito? Questi non sono i tifosi del Brescia! Questo non significa altro che annebbiare, oscurare e cancellare il campo e serate come quella di martedì al Rigamonti in cui, finalmente o purtroppo, il Brescia ha giocato da Brescia. Finalmente perché era un po’ che lo si aspettava; purtroppo perché forse è troppo tardi.

Certo è che, fino a quando la matematica non condanna, vale la pena sperare. Mancano 4 partite e i punti che dividono il Brescia dalla salvezza e dai play out sono 6, quei 6 punti che Zambelli e compagni hanno perso per le penalizzazioni dovute al mancato pagamento degli stipendi. Ora il campionato si sposta in trasferta a La Spezia. Si può ancora sperare!
MAURO TONINELLI 30 apr 2015 00:00