Mostra “Expo1904. Brescia tra modernità e tradizione”
Sabato 9 gennaio, alle 15.30, è in programma il percorso guidato alla mostra “Expo 1904. Brescia tra modernità e tradizione”, allestita nel Piccolo Miglio in Castello, prorogata fino al 15 febbraio 2016.
La mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire e conoscere la città effimera che fu edificata nel 1904 sul Colle Cidneo e che influenzò profondamente il gusto architettonico provinciale, favorendo l’affermazione del Liberty e decretando il successo personale sia del giovane ingegnere e architetto Egidio Dabbeni (1873-1964), sia del pittore Giuseppe Trainini (1872-1940).
L’esposizione allestita a Brescia fu un evento eccezionale per ampiezza e per dispiegamento di risorse e svolse un ruolo decisivo nella ridefinizione di Brescia come città industriale e pienamente inserita nel processo di sviluppo moderno. Inoltre, proprio in quest’occasione, si crearono i presupposti affinché il Castello ospitasse a pochi anni di distanza un altro evento straordinario, l’esposizione internazionale di applicazioni dell’elettricità del 1909, diventando sede di istituzioni permanenti quali il Museo del Risorgimento nel 1904 (che oggi ospita la mostra) e il giardino zoologico nel 1912.
Il percorso espositivo è scandito dalla documentazione fotografica, con una ricca selezione di immagini stampate da lastre originali conservate presso la Fondazione Negri, partner dell’evento e presso l’Archivio Fotografico dei Civici Musei d’Arte e Storia. Tali materiali documentano tanto le architetture effimere progettate da Dabbeni, quanto i padiglioni, gli stand e le merci, nonché la presenza dei visitatori in luoghi del Castello tuttora riconoscibili. Per arricchire questa parte più propriamente storica, è stata allestita una sezione dedicata al Castello, che proprio per l’occasione il Comune acquistò dal Demanio militare e restituì alla cittadinanza grazie anche ai restauri di Giovanni Tagliaferri.
Il dialogo tra modernità e tradizione, caratteristica pregnante del clima culturale della Brescia di inizio secolo, emerge con evidenza nella parte conclusiva della mostra, che ospita una selezione delle opere esposte nel 1904 nel padiglione di Arte Moderna – curato dalla Associazione per l’Arte in Famiglia – e di quelle ospitate nella sezione dell’Arte Sacra, presso il Duomo Vecchio. L’affermarsi del Modernismo nel gusto locale andava di pari passo con la produzione artigianale in stile, ispirata ai manufatti della tradizione bresciana del Medioevo e del Rinascimento.
La mostra commemora infine, con una suggestiva selezione di immagini e oggetti, la prima della “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, di cui fu messa in scena una nuova versione che, dopo l’insuccesso al Teatro alla Scala del 17 febbraio, aprì trionfalmente l’esposizione il 28 maggio al Teatro Grande.
Grazie alla proroga si rinnova l’appuntamento con i percorsi di approfondimento alla mostra, in programma tutti i sabati alle 15.30 (durata un’ora e mezza prenotando al Cup), guidati dagli esperti dei servizi educativi di Fondazione Brescia Musei.
Il prolungamento della mostra ha offerto inoltre l’occasione per organizzare, grazie al sostegno dell’associazione Amici dei Musei, un ciclo di sei incontri di approfondimento di vari aspetti della cultura e della storia bresciana del primo Novecento. Tutti gli incontri saranno ospitati in Castello, presso il Grande Miglio (Museo del Risorgimento, via Castello 9) dal 6 dicembre al 7 febbraio 2016, con ingresso libero.
REDAZIONE ONLINE
08 gen 2016 00:00