Montichiari: Segni di speranza per la rinascita dello scalo aereo bresciano
Lunedì scorso nel comune monteclarense si è tenuto un convegno organizzato dalla Provincia di Brescia e dal Comune della bassa, che ha visto la partecipazione di numerosi relatori e che ha avuto come tema di discussione il futuro dello scalo aereo che entro fine anno riprenderà vita
“Abbiamo perso troppo tempo: è ora che le parole si traducano in azioni concrete ed in tempi brevi per dare linfa e vigore alla nostra economia”, ha dichiarato il primo cittadino monteclarense Mario Fraccaro. Gli hanno fatto eco i presidenti delle province di Brescia, Cremona e Mantova Pier Luigi Mottinelli, Carlo Vezzini e Alessandro Pastacci: nei loro interventi non sono mancati accenni forti alla necessità di “superare i localismi per entrare in un'ottica globale di valutazione delle strategie da adottare. I confini amministrativi non hanno più una fondamentale importanza”. Ma è da Enrico Marchi, presidente di Save (società che riunisce gli aeroporti di Venezia, Verona e Montichiari) che sono giunti gli spunti più densi di speranza: “Abbiamo gestito bene la ripartenza degli scali veneti – ha detto – ed ora tocca al “D'Annunzio”.
Entro fine anno partiranno i primi voli passeggeri con Ryanair e già questa estate con Meridiana verso la Sardegna; per l'inizio del 2017 via anche ai voli cargo. È essenziale rendere lo scalo competitivo: per questo – ha concluso Marchi – servono infrastrutture come la Tav”. Da Aib, con il president5e Marco Bonometti, è giunta la massima disponibilità a sostenere la ripresa del “D'Annunzio”: “Nel 2014 tra import ed export l'economia bresciana ha mosso 11 milioni di tonnellate di merci. Rimbocchiamoci le maniche per convogliare questo enorme patrimonio verso l'aeroporto”. “Fondamentale l'unità delle istituzioni”, ha detto Emilio Del Bono, sindaco di Brescia; “Noi siamo disposti ad investire nell'aeroporto”, sono state le parole di Giuseppe Ambrosi, numero uno della Camera di Commercio.
FEDERICO MIGLIORATI
16 mar 2016 00:00