Luca Opici: generosità senza fine
Dall’iscrizione all’Avis a 19 anni a consigliere Provinciale, referente del Gruppo Giovani e colonna della sezione Pavone Mella/Cigole
Quella generosa capacità di donarsi gratuitamente al prossimo. Nonostante la vita riservi qualche difficoltà. Questione di sensibilità. E pure di Dna.
“Ho seguito l’esempio di mio zio, ma anche quello di mio fratello e mia sorella. Erano donatori da tempo. E, così, a 19 anni, mi sono iscritto all’Avis”. Oggi Luca Opici di anni ne ha 43. E’ consigliere dell’Avis Provinciale di Brescia, referente del Gruppo Giovani e colonna della sezione comunale Pavone Mella/Cigole. È un darsi incondizionato che nemmeno la malattia è riuscita a scoraggiare.
“Ho donato per qualche anno, poi ho cominciato ad avere problemi di salute, fino a scoprire di soffrire di diabete di Tipo 1. Il che mi ha costretto a sospendere le donazioni che mi regalavano la gioia di sentirmi utile per chi aveva bisogno di sangue”.
Ma il coraggio, insieme ad un’apertura piena verso il prossimo, ha portato Luca Opici a pensarsi in maniera diversa all’interno dell’Avis, diventato colonna nell’attività logistica e organizzativa. “All’inizio mi occupavo della distribuzione di avvisi e volantini. Poi il presidente della sezione di Pavone, Silvano Piovani, mi ha chiesto di affiancarlo nel lavoro di segreteria e l’impegno è andato crescendo, insieme alla passione. La mia giornata tipo, oggi? Di giorno lavoro in un’azienda che produce abbigliamento, la sera vengo nella sede Avis di Pavone e mi attacco al telefono per le chiamate ai donatori. Ma all’occorrenza faccio anche le pulizie e mi occupo del giardino”, racconta ridendo, ma lasciando trasparire l’orgoglio di appartenere alla famiglia Avis.
“Ancora oggi ringrazio Silvano Piovani, figura storica della nostra associazione, che con il suo esempio e il suo carisma mi ha fatto avvicinare al mondo del volontariato. Aveva una grandissima abilità nel “reclutare” noi ragazzi e da lui ho imparato molto”.
Un esempio, quello di Silvano Piovani, che oggi guida il lavoro di Luca Opici nel Gruppo Giovani Avis. “Quando mi sono avvicinato all’associazione, Silvano mi ha dato fiducia, mi ha lasciato libero di prendere iniziative, libero anche di sbagliare per imparare. Per questo credo che sia importante dare fiducia ai giovani del nostro gruppo, che hanno un’età tra i 18 e i 35 anni, lasciando che si mettano a disposizione e che elaborino le loro idee, anche attraverso la pagina Instagram del Gruppo Giovani Avis Provinciale, che abbiamo aperto a novembre. È anche un’opportunità per preparare il ricambio generazionale che garantisca la continuazione dell’attività dell’Avis”.
E poi c’è un aspetto di socialità sostanziale, che sottolinea una volta di più lo spirito familiare dell’associazione. “La cosa bella è apprezzare lo spirito di collaborazione tra i ragazzi, che stringono amicizie che vanno al di là del loro impegno di volontari”. Un affiatamento che evidenzia la capacità di Luca Opici di cogliere, conservare e tramandare l’eredità lasciata dal “maestro” Piovani.