Loggia: il consiglio comunale alle prese con la variante al Pgt
Si preannuncia una seduta infuocata. Le cinque caratteristiche di un documento che sarà illustrato ai 33 consigli di quartiere
"Tra l'altro - ha continuato Capra - era stato lo stesso consulente dell'allora assessore all'urbanistica Paola Vilardi ad annunciare, in occasione dell'adozione del Pgt nel 2012, che si trattava di un documento che, in virtù dei cambiamenti della città, avrebbe necessitato un check up dopo tre anni".
A spiegare nei dettagli i contenuti della variante è stato Aldo Boifava, pd, presidente della Commissione urbanistica. "La variane - ha affermato - è caratterizzata da cinque punti fondamentali: creazione di nuovi parchi e potenziamento delle aree verdi urbane; riduzione del consumo di duolo pubblico e delle potenzialità edificatorie; potenziamento del trasporto pubblico integrato alla metropolitana; riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, potenziamento dei servizi e, per ultimo, promozione del lavoro".
Sul fronte della creazione di nuovi parchi e del potenziamento delle aree verdi urbane la variante al pgt che sarà discussa nei prossimi giorni prevede l'istituzione di due nuovi parchi locali di interesse sovracomunale (Plis): quello del Mella a nord della città e quello della cave di Buffalora San Polo a sud. Con la creazione di questi due nuovi polmoni la percentuale di aree verdi in città passa dal 19% del Pgt Paroli al 28% della variante, percentuale che pone Brescia ai vertici delle città verdi europee.
Per quanto riguarda la riduzione del consumo di suolo la variante riduce del 69% il consumo di aree agricole previste dal pgt adottato nel 2012 e del 25% del naturale. Particolare attenzione Boifava ha poi dedicato alla spiegazione di quella parte della variante che riduce anche le potenzialità edificatorie previste nel piano adottate dalla giunta Paroli, abbassandola dal milione e 122mila mq previsti ai poco meno di 650mila della variante, una riduzione ottenuta puntando sulla valorizzazione dell'esistente che, dal punto di vista abitativo, sarebbe già in grado di ospitare quell'aumento di popolazione previsto nel pgt del 2012.
Le misure e gli interventi atti a favorire un potenziamento del trasporto urbano integrandolo con il sistema della metropolitana che non copre tutto il territorio cittadino costituiscono un'altra delle caratteristiche della variante.
"Con il documento che sarà discusso in consiglio comunale - ha continuato il presidente della commissione urbanistica - si andrà a sanare un altro dei limiti del pgt in vigore: quello della precedente classificazione omogenea di tutti i centri storici della città che finiva col considerare tutto gli edifici alla stregua di palazzo Loggia, un deterrente al recupero di una larga parte del patrimonio edilizio cittadino". La variante prevede una nuova differenziazione, a vantaggio di una maggior facilità negli interventi di recupero".
Ultime due parti della variante quella relativa al potenziamento della rete dei servizi sul territorio quella per la promozione del lavoro, con la conferma della destinazione produttiva anche dismessa, favorendo il riuso degli edifici non utilizzati e una disciplina specifica per i differenti tessuti e in particolare per i grandi poli produttivi con la limitazione di insediamenti di attività insalubri in prossimità delle zone residenziali".
"Dopo la discussione e l'adozione del consiglio comunale - ha concluso Fabio Capra - i cittadini avranno 60 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni. Nel frattempo sarà nostro compito incontrate i 33 consiglio di quartiere e la cittadinanza per spiegare le scelte che hanno determinato la stesura di questa variante".
M.VENTURELLI
24 lug 2015 00:00