Lo sguardo lungo di Paolo VI alla Winter School
Si tiene all’Università Cattolica di Brescia dal 26 al 28 febbraio la Winter School nazionale di alta formazione per i giovani del Mcl più qualificati, con la direzione scientifica ed organizzativa del Centro di Ateneo per la Dottrina sociale della Chiesa della stessa Università sul tema “Per una Chiesa in uscita. Frontiere aperte dal Beato Paolo VI nella prospettiva del nuovo umanesimo”
La Winter School intende esplorare alcuni aspetti della figura e dell’opera di Paolo VI, che hanno maggiormente contribuito ad innovare la tradizione del magistero sociale della Chiesa: l’accento posto sulla dimensione planetaria ormai assunta dalla questione sociale e sull’urgenza di uno sviluppo integrale di uomini e popoli; la sollecitudine per i temi della vita umana, della pace, delle relazioni internazionali e della salvaguardia del creato; l’interesse per l’arte, la cultura e la comunicazione, considerati come “luoghi” privilegiati di un dialogo sempre più serrato tra Chiesa e mondo contemporaneo.
Si potrà così toccare con mano come il Papa bresciano abbia anticipato non poche delle “novità” di pensiero e di azione che avrebbero caratterizzato l’opera dei suoi successori, preparando il terreno per quel dinamismo missionario cui, da ultimo, ci invita accoratamente lo stesso Papa Francesco con il Suo costante appello ad una Chiesa “in uscita”.
La scuola, della durata di tre giorni, si terrà in parte a Concesio all’Istituto Paolo VI ed in parte nella sede della Cattolica dove verrà aperta giovedì 26 dal vescovo Monari e dal. prof. Mario Taccolini. Sabato 28 a partire dalle ore 10 la tavola rotonda conclusiva, aperta a tutti, presso l’Aula magna di via Trieste 17. Si confrontano, coordinati da Evandro Botto, Lorenzo Ornaghi, Carlo Costalli (presidente nazionale Mcl), Andrea Tornielli, Luigi Pati, mons. Claudio Giuliodori (Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica).
ANDREA DI BIAGIO
24 feb 2015 00:00