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Brescia
28 mag 2015 00:00

Le tele di Moretto e Cossali raccontano la vita del Battista

Venerdì 29 maggio, alle 18, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Brescia verrà inaugurata l’esposizione dedicata a "Il Battista a San Giovanni. La vita di San Giovanni Battista nelle tele di Moretto e Cossali"

In occasione della Sagra patronale di San Giovanni – che ha il suo culmine il 24 giugno, giorno in cui la liturgia celebra la festa della Natività del Battista – la Parrocchia e il Centro culturale “Il Chiostro” promuovono l’esposizione di quattro grandi tele, due opere del Moretto e due opere di Grazio Cossali, che raffigurano momenti salienti della vita del Precursore di Cristo: la nascita, l’imposizione del nome Giovanni da parte del padre Zaccaria, il congedo del Battista dalla famiglia e la predicazione nel deserto.

Le opere fanno già parte del ricco patrimonio artistico della chiesa di San Giovanni, ma a causa della loro collocazione sono difficilmente visibili: le due tele del Moretto – certamente le più nascoste – sono appese alle pareti laterali del presbiterio (una a destra e l’altra a sinistra) accanto alle cantorie e fanno parte della serie di 4 ante adibite alla chiusura dell’organo; mentre le due opere di Cossali sono collocate rispettivamente l’una in capo alla navata destra (sopra la porta della sacrestia) e l’altra in capo alla navata sinistra (sopra l’ingresso all’atrio della Cappella di Santa Maria).

In questo nuovo e temporaneo allestimento – curato da Paolo Peli – sono invece collocate all’inizio delle due navate laterali, immediatamente visibili a quanti entrino in chiesa: due a sinistra (all’altezza del Battistero) e due a destra (accanto al marmo di Savelli dedicato a Paolo VI). Un’importante occasione per poter contemplare ed ammirare da vicino opere che spesso sfuggono all’occhio del visitatore. Le opere rimarranno esposte per tutto il periodo della Sagra patronale (fino a sabato 4 luglio).

In occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, venerdì 29 maggio, è previsto l’intervento di don Giuseppe Fusari, storico dell’arte e direttore del Museo Diocesano di Brescia.
28 mag 2015 00:00