Le monete del Giubileo
Alla chiusura dell’anno Giubilare, il gruppo di preghiera Amici di San Rocco ha deciso di realizzare 100 monete a tiratura limitata. Il ricavato va per le iniziative di solidarietà. E ora attende la benedizione del Papa
Il gruppo di preghiera Amici di San Rocco di Chiari si riunisce ogni sabato alle 14.30 nella chiesa devota al santo protettore di emarginati e poveri. Si ritrova per pregare la Coroncina della Divina Misericordia. E proprio alla chiusura dell’anno Giubilare voluto da Papa Francesco, il gruppo clarense ha deciso di raccogliere le indicazioni del Santo Padre contenute nella Lettera Apostolica “Misericordia et Misera” e ha messo in atto iniziative che potessero diventare aiuto concreto verso i meno fortunati. Da qui l’idea di realizzare una moneta commemorativa a tiratura limitata da poter vendere destinandone il ricavato ad iniziative solidali e mettere in atto nella vita quotidiana ciò che questo anno giubilare ha lasciato come esempio. “Non abbiamo ancora ben focalizzato come o a chi destinare il ricavato della vendita delle monete – spiega Ferdinando Ercolini, uno dei membri del gruppo di preghiera – ci piacerebbe dare vita a un progetto che possa avere continuità nel tempo, oppure li destineremo a persone in difficoltà che ci verranno segnalate, certo è che i benefattori verranno costantemente tenuti al corrente”.
La moneta è realizzata in argento 935, titolo poco diffuso, questo per renderla ancora più preziosa. Solitamente le monete in argento hanno un titolo di 835, come le vecchie 500 lire. Ha un peso di 17 grammi: su una faccia è rappresentata l’immagine della Divina Misericordia, sull’altra è raffigurato San Rocco. Ne sono state realizzate 100 e ogni esemplare è numerato. Già questo poterebbe interessare i collezionisti sempre alla ricerca di pezzi unici. Ad oggi ne sono state vendute circa una cinquantina con un’offerta minima di 50 euro. La realizzazione delle monete e la fattibilità del progetto sono stati possibile grazie all’azienda Italstampi che ha prodotto gratuitamente i punzoni per la coniazione. ”Ora – spiega Ercolini – siamo in attesa della benedizione da parte del Santo Padre. Abbiamo spedito alla Santa Sede una lettera spiegando il progetto e le intenzioni”.