Latte per la vita per il Paraguay
Si metta, in questi tempi, una serata qualsiasi in convento, a Bagnolo, dove le madri Canossiane resistono da pari loro alla pandemia e alle sue restrizioni. La si intenda, quella serata, con un poco di generosa fantasia e allora sarà possibile immaginare suor Alessandra, suor Mariella e suor Giuliana alle prese con una miriade di perline colorate: mille e mille perline da niente, infilzate da perderci la vista tra un telegiornale e una preghiera.
Da un paio di mesi, infatti, da quando tutto o quasi è stato serrato, le tre suore canossiane hanno ritenuto buona cosa non cedere alla tristezza e allo sconforto della pandemia, guardando oltre. E hanno pensato in grande, immaginandosi accanto ad alcune loro consorelle, missionarie in America Latina, in Paraguay, dove la Fondazione Canossiana declina la solidarietà in tanti progetti.
Da Bagnolo, le suore ne hanno preso a cuore uno, “Latte per la vita”: latte, semplice e prezioso bene, laggiù, nei dispensari, o presso le baracche, con bimbi spesso in affanno.
L’idea che ne è maturata è stata quella del mercatino natalizio, semplice e prezioso, come il latte, con tanti lavoretti, fatti di fino, a costo della vista. Alberelli, angeli e stelle, una perlina dopo l’altra, messi a disposizione di chi di questi tempi voglia entrare in convento dalle Canossiane, e trovarsi stupito di tanta bella manualità creativa, giocata sul desiderio di essere vicini a chi sta peggio.
Oltre alle tre suore, si sono messe all’opera anche le signore del Gruppo Ricamo, che una sera la settimana, di martedì, in tempi normali e ora impensabili, si incontravano e producevano, imparando tra l’altro una dall’altra. Tutto un alacre darsi da fare, negli anni passati, per un momento conclusivo che rimandava alle Missioni.
Dunque, la bancarella delle Canossiane è aperta: basta suonare il campanello del convento e qualcuno viene ad aprire.