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Bagnolo Mella
di LUCIANO FEBBRARI 28 giu 2019 10:54

La Stella, cenacolo di preghiera

Mercoledì 3 luglio alle 20 dopo la Messa, in occasione della novena, viene presentato il libro di mons. Mingotti “Prendimi la mano”

Il 10 luglio del 1491, all’incrocio delle strade che portano alle lame di Bagnolo Mella, una giovane fanciulla, Caterina dell’Olmo, che stava rincasando, vide una grande luce. Le apparve una donna bellissima vestita di bianco con una corona d’oro in testa e una stella sul petto. Caterina si inginocchiò sul ponte che stava attraversando. La Signora prese per mano la ragazza e l’accompagnò a casa. E, prima di sparire, la baciò. In città ci sono 15 santuari mariani, un’ottantina in tutta la diocesi, ma forse Santa Maria della Stella di Bagnolo Mella è tra i meno conosciuti. Con “Prendimi la mano”, mons. Osvaldo Mingotti “vuole parlare al cuore più che alla mente: è quasi un ex voto per implorare a Santa Maria della Stella nuove vocazioni”. Con il testo realizzato con l’Istituto di cultura “G. De Luca” per la storia del prete, mons. Mingotti mette in evidenza il rapporto stretto tra il Seminario diocesano Maria Immacolata e il santuario: il Seminario è stato costruito “con rara perizia e affetto da maestranze bagnolesi guidate dal geom. Franco Donati, in seguito sindaco per un decennio. E oggi, di fronte al calo delle vocazioni al sacerdozio, “abbiamo bisogno di un miracolo e lo chiediamo a S. Maria della Stella, apparsa splendente a Caterina dell’Olmo con una luminosa stella sul petto. La Vergine madre dell’ultimo canto del Paradiso è stata nel corso dei secoli oggetto di vero e proprio amore, puro ma appassionato, da parte dei bagnolesi. E a Lei domandiamo un nuovo miracolo, imploriamo nuove vocazioni”.

Il parroco. “Il santuario mariano (nel quale a settembre iniziano i lavori di sistemazione del tetto, nda) è un cenacolo di preghiera dove affidare a Maria gioie e dolori, una casa dove crescere come comunità cristiana. Oltre a far conoscere e presentare questo gioiello di spiritualità, la pubblicazione − afferma il parroco, don Faustino Pari − ci impegna a invocare Maria come stella che illumina e guida i giovani nella scelta vocazionale sia nel matrimonio sia nella vita sacerdotale e religiosa”.

LUCIANO FEBBRARI 28 giu 2019 10:54