La Pieve di Bigolio meta di devozione
L’antica Pieve di Bigolio, dedicata a S. Maria Assunta e a S. Lorenzo, si erge nella campagna di Orzivecchi, ed è meta di una grande devozione popolare. L’edificio attuale risale al 1586 ma è costruito sulle fondamenta di due precedenti basiliche, del VI e XI secolo. A quell’epoca la Pieve era una delle più antiche ed estese parrocchie della pianura bresciana. Ne facevano parte Ludriano, Roccafranca, Orzivecchi, Pompiano, Gerolanuova, Coniolo, Corzano, Pudiano, Zurlengo e Orzinuovi. Recenti scavi archeologici hanno confermato che la Pieve è stata eretta a sua volta sulle rovine di un tempio pagano dedicato al dio Bolgolio, un dio dei celti e dei romani. Utilizzando il cippo del dio pagano come pietra angolare dell’edificio.
La generosità della comunità. Oggi la comunità di Orzivecchi “nell’intento di valorizzare il santuario dal punto di vista pastorale e spirituale ed in previsione dei prossimi lavori di sistemazione del perimetro esterno della Pieve” come ha precisato il parroco don Giuseppe Albini, ha acquistato dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero i terreni che circondano l’antico santuario. La parrocchia è diventata proprietaria di quasi 10mila metri quadrati, destinati ad area agricola e parcheggio. Il costo di 50mila euro è stato coperto dalle donazioni di fedeli e benefattori. “La popolazione condivide l’operazione ed è contenta perché l’area che era della parrocchia ritorna alla parrocchia” ha commentato il parroco. La proprietà dell’area che circonda la Pieve consente alla parrocchia di agire più efficacemente per interventi mirati destinati a valorizzare il patrimonio archeologico. “Daremo un nuovo assetto al parcheggio, e allestiremo una rete di illuminazione” spiega don Giuseppe. L’intento è quello di completare le opere “entro le feste quinquennali in programma dal 26 settembre al 4 ottobre”, quando la statua della Vergine viene accompagnata in processione fino al paese.