La mappa dell'unione dei Comuni
Con il nuovo anno ci sono delle novità legate alla nascita dell’Unione della Valgrigna. All’appello, nell'elenco delle unioni dei Comuni, mancano: Darfo - che supera il numero di abitanti entro il quale i Comuni sono obbligati a unirsi ad altri - Angolo Terme e Lozio
In Vallecamonica con il nuovo anno ci sono delle novità legate alla nascita dell’Unione della Valgrigna. Una new-entry che ha spostato alcune pedine e che ridisegnerà la mappa delle Unioni della media Valle. Attualmente - con l’approvazione dello statuto durante le ultime sedute dei rispettivi Consigli comunali - ne fanno parte Esine, Piancogno e Berzo Inferiore. Entro la metà del 2015 vi aderiranno anche Bienno e Prestine, ora annessi all’Unione degli antichi Borghi con Breno, Borno, Malegno, Ossimo e Niardo. Di questa Unione entrerà a far parte a sua volta il Comune di Cividate Camuno.
La sede provvisoria è situata nel municipio di Esine, ma presto gli uffici dell’Unione della Valgrigna si stabiliranno a Berzo Inferiore, a fianco della biblioteca comunale. Per un totale di 17mila abitanti, sarà una delle Unioni più popolose del territorio. In Vallecamonica i Comuni si raggruppano sotto le Unioni: dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane; dei Comuni Alta Valle Camonica; dei Comuni della Valsaviore; dei Comuni di Ceto Cimbergo Paspardo; dei Comuni Civiltà delle Pietre; dei Comuni della Bassa Valle Camonica. All’appello, in questo elenco, non compaiono: Darfo - che supera il numero di abitanti entro il quale i Comuni sono obbligati a unirsi ad altri - Angolo Terme e Lozio.
Il cambio di amministrazione per Angolo sta coincidendo con un passo avanti verso l’unione con altri enti. Il sindaco Alessandro Morandini si sta informando su quale sia la mossa più vantaggiosa da compiere per il suo Comune, che si trova in una posizione particolare, poiché confina con la bergamasca e, appunto, con l’esonerato Darfo.
Angolo ha inviato una proposta a Borno, da dove però è arrivato un “no” dovuto soprattutto alla distanza tra i due paesi, che complicherebbe le cose a livello logistico. La disponibilità è arrivata invece da Darfo. Insieme si potranno consorziare alcune delle funzioni fondamentali individuate dal legislatore. Il progetto è approdato in Consiglio comunale e l’iter sarebbe a buon punto.
Lozio ha invece glissato la scadenza di fine dicembre, deciso a non allinearsi con gli altri Comuni. L’amministrazione di Francesco Regazzoli sostiene che il suo paese non possa essere consorziato con altri, poiché è una realtà decentrata con esigenze tutte sue. Una opinione già ribadita qualche settimana fa in una lettera indirizzata alle Unioni degli Antichi Borghi e delle Civiltà delle Pietre, oltre che a Comunità Montana, Prefettura, Provincia e Regione. Il termine ultimo è trascorso e Lozio, da disobbediente, potrebbe essere commissariato.
LINDA BRESSANELLI
09 gen 2015 00:00