La Loggia presenta il bilancio di metà mandato. Del Bono: "Brescia città in movimento"
“Una città in movimento. Una Brescia che cambia”, ha esordito il sindaco Del Bono presentando i numeri che hanno caratterizzato i primi due anni di governo della città
Il debito è sceso di 110 mln, una parte grazie alla vendita di azioni di A2A, ma per il resto facendo scelte oculate. E tutto ciò, cosa che più conta, senza toccare i servizi per i cittadini”. Sul fronte delle partecipate, il primo cittadino ha sottolineato la riforma della governance di Centrale del Latte, che è rimasta l'unica azienda di questo tipo in Italia ad essere controllata da un Comune e A2A, che grazie anche al nuovo management, ha raddoppiato il valore del titolo, ha cresciuto il dividendo e ha consentito di risparmiare oltre 2 mln. Sul capitolo ambiente la giunta ha puntato su trasparenza e informazione. “Abbiamo riattivato alcuni osservatori, creandone anche di nuovi, dentro i quali figure terze, non le aziende, cittadini e consigli di quartiere rappresentati possono valutare con oggettività i numeri che vengono forniti”. E ricorda tra i risultati positivi la nomina del commissario per il Sito Caffaro, l’abbattimento del cromo esavalente nell’acqua, il Pgt green con un -69% di superficie agricola costruita e -50% di consumo di suolo e le bonifiche che hanno restituito alla città le scuole Calvino-Deledda, il giardino Divisione Acqui e prossimamente il parco di via Nullo. E la grande sfida sulla differenziata che, grazie al cambiamento del metodo di raccolta, dovrebbe portare in 5 anni a un risultato del 65%. Dati positivi anche per il trasporto pubblico. “Abbiamo registrato, unico caso in Italia, un aumento del 10% dei passeggeri sui bus, sono stati potenziati i servizi con 500mila km/anno e sono stati creati nuovi collegamenti tra il trasporto di superficie e la metro. Confortati dall'aumento del 55% fatto registrare dagli abbonati di “bicimia”, abbiamo prestato grande attenzione alla ciclabilità aumentando le postazioni e creando 6 nuovi percorsi ciclopedonali”. Positivo anche il bilancio che riguarda la cultura. “La musealizzazione della quarta cella del Capitolium e la riapertura del Teatro Romano hanno permesso di raddoppiare il numero dei visitatori nel parco archeologico, mentre gli ingressi ai musei sono cresciuti del 49%. Significativo anche l'incremento di abbonati, in buona parte sotto i 30 anni, che si è registrato a teatro”. Sul fronte del turismo, i dati relativi alle presenze parlano di un +22%, segno che la città sta diventando sempre più attrattiva.
Molto è stato fatto anche utilizzando le nuove tecnologie. “Brescia è più 'smart' grazie ai nuovi punti di accesso wi-fi, alle nuove luci led che consentono un -39% di consumo di energia e alle scuole in rete. Sono un fiore all'occhiello le nuove applicazioni che dal telefonino consentono di acquistare biglietti per autobus e sosta, noleggiare biciclette e gestire permessi ZTL”. Siamo ai titoli di coda. Tra gli slogan scelti per riassumere due anni e mezzo di lavoro, il sindaco sceglie quello di una “Brescia da amare”, che dovrebbe essere fatto proprio da ogni cittadino e chiude citando un pensiero di Herb Caen: “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall'esperienza della sua visione e dall'altezza dei suoi sogni”.
VITTORIO BERTONI
04 feb 2016 00:00