La Laudato si'di papa Francesco ispira la Ccdc
Un nuovo ciclo di incontri che si apre il 3 febbraio al Nuovo Eden con un incontro con il regista Franco Piavoli
Documento aperto. “La Laudato si’ è un documento aperto, che interpella ogni uomo su un tema, come quello ambientale, che è di carattere universale”. Così Filippo Perrini, vicepresidente della Cooperativa cattolico-democratica di cultura ha spiegato la scelta di utilizzare l’enciclica di papa Francesco come filo conduttore per la nuova serie di incontri. Tre, compresa quella di apertura, sono le serate messe in programma per porsi, così come richiesto anche dal Papa, domande sul futuro del mondo.
Trasversale. La chiave di lettura proposta della Ccd per le sue riflessioni sull’ambiente è trasversale, così come i linguaggi scelti. Nella serata di apertura, tenuta il 3 febbraio al Nuovo Eden di Brescia, è stato utilizzato il linguaggio cinematografico, con un omaggio al regista bresciano Franco Piavoli che, con i suoi lungometraggi dedicati all’ambiente, ha anticipato molti dei temi toccati da papa Francesco nella sua enciclica.
Linguaggi. Il secondo linguaggio, quello dell’incontro, in calendario per martedì 1 marzo alla sala Bevilacqua in via Pace 10 a Brescia, è quello economico. Marzio Galeotti, docente di economia dell’ambiente e dell’energia dell’Università di Milano, proporrà una riflessione su “Ecologia ambientale, economia e sociale”. Già coordinatore di un programma di modellistica e politica dei cambiamenti climatici della Fondazione Eni Enrico Mattei, Galeotti proporrà una riflessione su quell’ecologia integrale ricordata da papa Francesco e in grado di modificare nuovi modelli di sviluppo e i suoi meccanismi.
Terzo incontro. Il terzo incontro è in programma per giovedì 17 marzo, sempre nella sala Bevilacqua. Antonietta Potente, teologa e docente di teologia all’Università cattolica di Cochabamba, in Bolivia, affronterà il tema “Dono e responsabilità”, portando un contributo al tema ambientale dal mondo e dal contesto culturale che, sino all’elezione del 13 marzo 2013, è stato quello in cui è maturato il pensiero anche di papa Francesco.
M. VENTURELLI
02 feb 2016 00:00