La cultura del Dono a Montichiari
L'associazione Onlus "1caffè" con, come testimonial d'eccezione, Luca Argentero, ha aperto un "campo base" a Montichiari per costruire un luogo dove gli enti benefici possano riunirsi e promuovere azioni di inclusione e di accoglienza
Con un testimonial d'eccezione nella persona dell'attore Luca Argentero non poteva che funzionare l'esperienza di “1caffé”, organizzazione senza scopo di lucro che opera dal 2011 a stretto contatto con le piccole associazioni no profit italiane e che, da questa settimana, apre anche a Montichiari un “campo base” dopo quello “pilota” di Torino. Il taglio del nastro del nuovo locale si è tenuto nei giorni scorsi presso l'ex sede di Casa Serena, in un contesto che fa dell'inclusione e dell'aggregazione i propri punti di forza, alla presenza di alcuni membri della giunta comunale, dei vertici di Fondazione Casa Serena e dei responsabili di “1caffé”.
Il “campo base”, come è stato spiegato dal presidente di quest’associazione, Beniamino Savio, “è un luogo fisico dove le onlus del territorio possono incontrarsi fra loro e essere conosciute da privati, ma anche promuovere progetti, accoglienza e ascolto”. Sono coinvolte anche le reti di professionisti che hanno deciso di impegnarsi per mettere le loro competenze a disposizione e che sono in grado di fornire i contatti che necessari: dall'avvocato che fornisce consulenza legale al commercialista che supporta nel disbrigo delle pratiche fiscali sino al grafico che dà informazioni su lavori di comunicazione e via dicendo. Il “Campo base” monteclarense è aperto in via sperimentale tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14, “ma – afferma Max Bocchio, che riveste in “1caffè” il ruolo di Ambassador – nulla vieta che si ampli la fascia oraria in base alle esigenze dei fruitori”.
Tutte le onlus troveranno nel locale un aiuto concreto alle loro necessità: chi cerca e chi dona, chi ha bisogno di qualcosa per i propri progetti e chi è disponibile ad aiutare, il tutto nell'ottica della “costruzione di un sogno – dichiarano dallo staff - attraverso piccoli gesti quotidiani”.