La Crisi, un’opportunità
Mercoledì 2 marzo alle ore 18,00 presso la Libreria Paoline verrà presentato il libro di Giuliano Guerra "La Crisi, un’opportunità". Sarà presente anche Massimo Gandolfini che dialogherà con l'autore
Come comportarsi di fronte a tale evidenza? Prima di tutto si deve tener presente che ogni ambito della quotidianità delle persone presenta degli aspetti che necessitano di essere conosciuti e vissuti con un atteggiamento sempre più maturo, consapevole, umile e fiducioso, ma al tempo stesso determinato e risoluto. In secondo luogo, per affrontare queste nuove problematiche la persona deve essere pacificata con se stessa e sapersi porre con saggezza e in modo compassionevole, amorevole e disponibile verso gli altri e la vita in generale. Scrive l’autore: “La parola crisi ricorre nelle relazioni di coppia, nella comunicazione con i figli, nei rapporti con le strutture preposte a trasmettere salute, educazione, sicurezza, aiuto ai cittadini. Si parla di crisi della politica, della filosofia, dell’arte, dell’etica, della religione, della cultura… Nell’ampio contesto della vita la crisi economica è l’aspetto più appariscente di una ben più profonda crisi antropologica e valoriale […]. Ma non sempre la crisi si presenta solo come un vortice di forze negative che travolge l’esistenza. Nell’uomo più attento a cogliere con consapevolezza il valore della propria vita, e in grado di coltivare le personali risorse, i talenti e le forze animico-spirituali, presenti in ognuno di noi, la crisi economica rappresenta un’opportunità per migliorarsi e affinare le relazioni interpersonali avvolgendole ancora di più di complicità, amorevolezza, profondità e autenticità”. La crisi può pertanto essere anche un’opportunità per evolvere, crescere, maturare, perfezionarsi e rendere vera, intensa e piena di valori e di scelte illuminanti la propria esistenza.
Nell’intervista all’amico compianto Arturo Paoli, che fa da introduzione al libro, fratel Arturo dice: “… il punto centrale è l’individualismo e l’atteggiamento di chiusura, di isolamento e di autoreferenzialità. Quando si riesce a superare questo Io fetale, con i suoi bisogni e le sue pulsioni, allora si può sviluppare uno stile di vita diverso, rinnovato, che può generare cambiamenti e crescita nella nostra società […]. Andare incontro all’uomo, soprattutto in questo momento di crisi, vuol dire andare incontro al nostro fratello portando affettività e non solo la tecnica, le massime, i dogmi. La crisi può essere un’occasione per ritornare all’uomo, per stimolarlo e riscoprirlo nelle sue ricchezze più profonde e nella sua interiorità più autentica”.
REDAZIONE ONLINE
23 feb 2016 00:00