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Milzano
di PINO RAGNI 29 nov 2018 11:00

La chiesa custodisce un prezioso organo

La storia dell'organo Serassi della parrocchia di Milzano

La parrocchiale di Milzano racchiude un prezioso organo a canne, costruito nel 1855 dalla celebre dinastia dei Serassi di Bergamo, quale n. 622 del loro ricco catalogo, redatto nel 1858 da G.B. Castelli. Sabato 13 ottobre, sotto le abili mani del maestro Ivan Ronda, lo strumento ha mostrato tutto il suo vigore nel concerto di inaugurazione del restauro conservativo. Il programma ha spaziato da Bach a Franck, coinvolgendo il pubblico che ha riempito la bella chiesa, ricca di stucchi e di opere d’arte. La famiglia Serassi fu una celebre dinastia di maestri organari, originari di Como, attivi per sei generazioni, dal 1720 al 1895. Le loro opere sono dislocate principalmente in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria. Giuseppe I (1693-1760) nacque a Cardano nella Pieve di Grandola in Valmenaggio (Como). In attività dal 1720, nel 1723 colloca un organo, il primo noto, nella chiesa della Madonna del Castello di Ambivere (BG). Dei sei figli di Giuseppe, tre femmine e tre maschi, sarà soprattutto Andrea Luigi (1725-1799) a curare la fabbricazione di organi – gli altri due fratelli intraprenderanno la carriera ecclesiastica –, contribuendo ad elaborare nuovi disposivi tecnici e migliorando la composizione fonica degli strumenti. Alla definitiva affermazione della casa bergamasca contribuirà senza dubbio la figura e l’opera di Giuseppe II (1750-1817). Nel momento di massimo splendore della “Fratelli Serassi” nasce l’organo di Milzano. Dotato di una trentina di registri e più di 1.200 canne sonore, lo strumento è a trasmissione meccanica, e si è conservato pressoché originale in ogni sua parte. Il restauro conservativo è stato affidato alla Casa Organaria Pedrini (Cremona) con l’approvazione di Curia e Soprintendenza regionale. La Casa Pedrini, una delle ditte organarie più antiche in attività (iscritta nel Registro Italiano delle Imprese storiche) con sede operativa in Binanuova, costruì il suo primo organo proprio in diocesi di Brescia, a Brandico nel 1910. Tra i numerosissimi lavori effettuati in territorio bresciano dalla ditta cremonese citiamo il restauro del monumentale Serassi della Basilica di S. Faustino e il grande Tonoli di S. Alessandro a Brescia.

PINO RAGNI 29 nov 2018 11:00