La casa per i padri separati
Don Amerigo Barbieri, parroco di San Giovanni Evangelista, racconta la nuova sfida della comunità: accogliere e accompagnare i padri separati
Don Amerigo, da dove nasce l’iniziativa e come si sviluppa?
È un’iniziativa che si inserisce in quell’attenzione che anche papa Francesco porta avanti da tempo, cioè accompagnare ed essere attenti alle nuove domande e istanze delle famiglie di oggi. La parrocchia aveva a disposizione un appartamento che è stato ristrutturato con la passione dei volontari della San Vincenzo. Il progetto si distingue per un’attenzione a papà divorziati o separati con figli: l’impegno è quello di aiutare i papà a vivere questo ruolo. In questi giorni, la San Vincenzo ha ricevuto anche il sostegno dell’amministrazione provinciale per un bando di un anno. Accanto agli appartamenti si svilupperanno così anche iniziative e sensibilizzazione su questo tema. Sono molte le famiglie attraversate da questa problematica.
Come aiutare, oggi, la figura del padre?
Aiutando i padri a vivere alcuni servizi della comunità. I papà partecipano agli incontri, anche con i figli. La comunità ha il compito di accompagnare ed educare i papà. Questa esperienza potrebbe essere moltiplicata all’interno di altre realtà e la San Vincenzo, da questo punto di vista, si è dimostrata molto disponibile. Sta lievitando una passione. Siamo in un cammino di grandi trasformazioni, ma la nostra realtà bresciana trova una radice fortissima in alcuni modelli attivati nell’Ottocento dal cristianesimo sociale.