L’Università degli Studi di Brescia dona alla città la ristampa anastatica del “De Rerum Natura"
Progetto Lucrezio 1473. L’Università degli Studi di Brescia dona alla città la ristampa anastatica del “De Rerum Natura”. L’iniziativa editoriale, targata Brixia University Press, recupera la prima rarissima edizione del poema di Lucrezio stampata, a Brescia, nel 1473, dallo studioso Tommaso Ferrando
La Commissione Scientifico-Editoriale dell’Università degli Studi di Brescia – nominata con Decreto Rettorale per la realizzazione di progetti utili a diffondere le conoscenze e animare formazione e cultura – ha realizzato, con il contributo della Fondazione Eulo, un progetto editoriale di grandissimo pregio: la ristampa anastatica di un’opera alquanto rara, selezionate tra quelle pubblicate, nei secoli, da studiosi bresciani o riguardanti la storia di Brescia. La scelta è ricaduta sul “De Rerum Natura” (Brixia University Press - Edizioni Studium, 2015), oggetto di un’impresa pionerIstica ed avvincente. Protagonista lo studioso bresciano Tommaso Ferrando che, nel 1473 – dopo nemmeno vent’anni dalla comparsa del primo libro a stampa – realizzò, proprio a Brescia, la prima edizione (Editio Princeps) del poema di Lucrezio. Dedicata a tutti i cittadini bresciani, agli studiosi dell’Università degli Studi di Brescia e ai cultori della filosofia dell’esistenza, la ristampa anastatica dell’opera è stata consegnata questa mattina, nel Salone Apollo del Rettorato, all’Assessore Federico Manzoni, per mano del prof. Sergio Pecorelli, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, del prof. Pier Franco Spano, Presidente della Commissione Scientifico-Editoriale dell’Università degli Studi di Brescia e della prof.ssa Elisabetta Selmi, Presidente Fondazione Eulo e docente di Letteratura Italiana Università degli Studi di Padova.
Con la ristampa anastatica del “De Rerum Natura”, realizzata in edizione non commerciale, l’Università degli Studi di Brescia ha inteso dunque riscoprire una pietra miliare nella storia del pensiero occidentale, recuperando una delle pochissime copie rimaste al mondo: nello specifico, quella conservata presso la Biblioteca Medicea Laurenziana a Firenze. Racchiusa in prezioso un cofanetto, la ristampa del poema di Lucrezio è accompagnata da un volumetto di corredo che raccoglie, in italiano e in inglese, una Lettura del grande Maestro della letteratura italiana e latina, Concetto Marchesi, Accademico dei Lincei (1947) e un saggio sulla carriera e sull’attività di Tommaso Ferrando da Brescia a cura del sovrintendente della British Library, Dennis Rhodes (1984).