L’unione fa la forza: Mazzano, Nuvolento e Nuvolera siglano un patto
È con questo spirito che Mazzano, Nuvolento e Nuvolera hanno siglato un patto congiunto per la gestione associata dei servizi e delle funzioni fondamentali dei rispettivi Comuni
Mazzano, essendo l’ente di maggiori dimensioni demografiche e disponendo di risorse umane e strumentali più specialistiche rispetto alle altre due amministrazioni, è stato prescelto come comune capofila, capace di dare vita ad una gestione associata che sia funzionale, omogenea territorialmente, efficiente, efficace ed economicamente sostenibile nel tempo e con l’imperativo di diffondere a macchia d’olio l’iniziativa. Il richiamo sembra essere arrivato a destinazione, diverse amministrazioni comunali limitrofe hanno odorato la prospettiva di realizzare vantaggi e semplificazioni e stanno muovendo i primi passi verso la strada intrapresa dai loro vicini di casa. A breve infatti non si esclude la possibilità di adesione da parte di altri sindaci della zona.
Per quanto riguarda la durata della convenzione è indeterminata. È stato stabilito solo che non dev’essere inferiore ai tre anni, salvo diversa disposizione di legge o diverso accordo dei comuni aderenti. Per rendere il tutto operativo, i tre sindaci hanno inoltre concertato un investimento per la realizzazione di un ponte radio con applicativi specifici, essenziale per attivare un sistema di monitoraggio capace di comunicare alle singole amministrazioni le dinamiche delle funzioni di tutto il comprensorio e che consenta di confrontare i risultati con lo scopo di misurare quanto costa e quanto vale la gestione associata dei servizi rispetto alla quella individuale. Come sottolinea Diego Agnelli, consigliere comunale e capogruppo di Progetto Nuvolera "L'aggregazione è una forma ormai richiesta dalla normativa vigente in un'ottica di semplificazione e razionalizzazione delle autonomie locali per il perseguimento di efficienza ed economicità dei servizi. Il tutto senza però compromettere quello che è l'obiettivo primario, e cioè garantire la massima qualità".
La speranza e che l’accordo permetta di superare le visioni campanilistiche e favorisca la creazione di identità sempre più allargate.
MAURO BRAVO
10 feb 2015 00:00