L'appello delle materne paritarie al territorio
Per festeggiare i 50 anni di attività, l’Adasm Fism ha pensato a una serie di eventi che iniziano con un convegno al quale sono invitati anche i Sindaci: le scuole materne paritarie rivendicano maggiore sostegno
L’aspetto valoriale. Accanto a questo bisogna considerare l’importanza valoriale di queste scuole nate, nella maggior parte dei casi, da un’intuizione religiosa. Quest’anno, complice anche la celebrazione del 50°, l’Adasm Fism ha messo in campo una serie di iniziative che coinvolgeranno non solo le scuole ma anche le comunità attraverso i sindaci del territorio. “Lo stato di salute – spiega il presidente Pietro Reghenzi – è buono. Le nostre sono scuole della comunità e, quindi, la comunità in qualche modo deve sostenerle”.
La storia. Nel Bresciano parliamo di 260 scuole paritarie. Accolgono quasi 20mila bambini e danno lavoro a 1567 insegnanti: “È un’azienda importante anche dal punto di vista dell’economia. Cerchiamo di incontrare i Sindaci, di ascoltarli per ragionare con loro sulle caratteristiche delle scuole paritarie. Oggi con il calo della natalità, molte scuole sono costrette a chiudere le sezioni”. Molte sono sorte più di 100 anni fa da un’intuizione religiosa con l’idea di assistere i bambini nella cura e nell’educazione. Oggi sono principalmente gestite da personale laico e valorizzano molto il protagonismo dei genitori.
Il convegno. Il titolo “Scuola dell’infanzia, bene comune. Cosa può cambiare nel rapporto tra ente locale e scuola paritaria” è significativo e chiama proprio a una maggiore assunzione di responsabilità da parte dei Comuni. Sabato 14 novembre, a partire dalle 9.30 all’auditorium Capretti degli Artigianelli, intervengono Giampiero Redaelli (presidente regionale Fism), l’on. Simona Malpezzi e Gabriele Zanni (presidente dell’Acb). I saluti introduttivi sono affidati a Reghenzi, al sindaco Del Bono e a Mario Maviglia (dirigente reggente AT di Brescia), le conclusioni a Luigi Morgano, europarlamentare e segretario nazionale della Fism.
L. ZANARDINI
12 nov 2015 00:00