Azzano Mella
di SIMONA MENNI (COORDINATRICE SCUOLA DELL’INFANZIA “S.S. PIETRO E PAOLO”) 06 mag 2021 08:55Io a scuola ci sto bene
La nostra visione di scuola è e rimarrà sempre “prima i bambini”. Prima di tutto. Il bambino, la sua unicità, il suo essere parte attiva di un “mondo scuola” e non solo, la necessità di rimettere al centro le cose essenziali della vita, la cura.
La nostra scuola, a due passi dalla città ma fortunatamente immersa nel verde, in un decennio è riuscita a servire un bacino d’utenza sempre maggiore; l’apertura di un nido dai 12 mesi, poi, ha permesso alle famiglie una continuità scolastica in un ambiente ricco di familiarità, i bambini si sentono accolti, protetti e i genitori rassicurati. Una scuola luminosa, piacevolmente rumorosa con ampi spazi interni ed esterni, animata da bambini sereni. Grazie a questi ampi spazi, le nostre attività non hanno subito grandi modifiche a causa del Covid; le “bolle sociali” godono di due aule, giardino esclusivo, saloni, nessuna attività è stata danneggiata e ciò a vantaggio di un equilibrio psicofisico, reso precario dalla situazione pandemica.
L’amore per la scuola, per gli amici, per gli insegnanti, la curiosità, il voler sapere, il voler scoprire, lo stupore, la magia, il gioco, il senso civico, la gentilezza, l’inclusione, l’intercultura: questo deve rappresentare una scuola dell’infanzia, questo un insegnante deve infondere. Nella mente dei bambini vi è una capacità grandissima di pensiero, il pensiero sensibile: i bambini sentono come stanno, sono empatici e avvertono anche quando un adulto si relaziona in modo sbagliato. Proprio per questo noi insegnanti svolgiamo anche un lavoro su noi stessi, con l’ausilio di corsi di aggiornamento e formazione personale, per cercare ciò che è buono, ciò che è giusto, ciò che è bello.
Quello che vuole e deve fare la nostra scuola è creare un ambiente educativo che metta l’animo di un bambino al sicuro. Quello che vuole e deve fare la nostra scuola è far sentire il bambino come a casa, accolto, al sicuro. Quello che vuole e deve fare la nostra scuola è esserci con cura, pensando con il cuore, con una semplicità essenziale, perché dove c’è il semplice c’è il bene e in questo i bambini sono maestri.