Integrazione, studio e dialogo
Ufficializzata la collaborazione fra gli enti presieduti da Carmine Esposito e Giovanni Panzeri: una sinergia per studiare e monitorare il fenomeno migratorio
L’attività della Fondazione, anche nell’anno appena trascorso, si è contraddistinta per l’intrecciarsi con i progetti, le aspettative e i traguardi del variegato mondo del Terzo settore, “contribuendo così – sono sempre parole di Streparava – alla ricerca e alla realizzazione di importanti iniziative in risposta alle molte esigenze che la comunità esprime”. “Il perseguimento del bene comune – continua – è stato ampiamente auspicato da Paolo VI, che a conclusione del Concilio vaticano II ha aperto una nuova fase di coinvolgimento e valorizzazione della presenza dei laici nella vita della Chiesa e nella vita sociale”. Sulle parole del pontefice bresciano, prendendo spunto dall’enciclica Populorum Progressio, si è soffermato Stefano Zamagni, che ha sottolineato l’estrema attualità degli insegnamenti di papa Montini: “Lo sviluppo è il nuovo nome della pace” è stato il tema della relazione.
Cultura del dono e sviluppo sono legati inscindibilmente, una lezione che la realtà presieduta da Streparava conosce bene, con i suoi 225 progetti che ha contribuito a dare corpo solo nel 2014. “Nonostante la crisi stia ancora accompagnando le nostre comunità – ha affermato Giacomo Ferrari, segretario della Fondazione – dal territorio bresciano emerge un quadro di solidarietà e disponibilità alla filantropia piuttosto significativo”. Durante l’anno appena trascorso la fondazione ha registrato donazioni per oltre 1 milione e 100mila euro, a sezione corrente, e quasi 300mila a patrimonio. “Questo ci ha permesso di erogare – continua – oltre 3 milioni e 800mila euro a organizzazioni di beneficenza, a situazioni d’emergenza, sul nostro territorio”. Fra i progetti più significativi Ferrari ricorda l’ormai tradizionale contributo del Fondo Goi destinato all’inclusione universitaria, per studenti con forme di disabilità. Inoltre, “vorrei ricordare – sono sempre parole di Ferrari – nell’ambito delle donazioni del Fondo Visenzi, dedicato all’infanzia, una serie di interventi finalizzati a sostenere e alleviare le situazioni di disagio dei minori della nostra città e della nostra provincia”.
Nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale: “Ricordo il finanziamento a Medicus Mundi che ha creato un’ausilioteca, una raccolta di sussidi sanitari che vengono ricondizionati, revisionati, quindi messi a disposizione delle strutture sanitarie dei Paesi in via di sviluppo”.
Per il 2015 l’auspicio è che la Fondazione riesca a “perfezionare e migliorare la capacità di leggere i bisogni del territorio, in collaborazione con i donatori, come anche con le altre fondazioni erogatrici, consolidando, inoltre, il rapporto con Cariplo: un partner sia dal punto di vista finanziario che per quanto riguarda la realizzazione di progetti significativi sul territorio”.
R. GUATTA CALDINI
24 giu 2015 00:00