Inps e Comune per la città sicura
Presentati i dati della lotta incrociata all'economia sommersa. La soddisfazione dell'assessore Valter Muchetti
I dati presentati riguardano il biennio 2012-2014 nel corso del quale Comune e Inps hanno condotto 336 procedimenti ispettivi, con particolare attenzione a quelle che sono considerate, per quel che concerne l'economia sommersa, le zone più "sensibili" della città: la stazione e via Milano.
Controlli incrociati hanno permesso di individuare 294 aziende irregolari, pari all'87,5% di quelle controllate. 231 sono stati i lavoratori in nero scoperti, mentre 265 sono gli irregolari, che hanno percepito sì una busta paga ma per orari di lavoro solo parzialmente denunciati o con retribuzione "fuori busta".
Gli stessi controlli incrociati oltre che illeciti di competenza dell'Inps hanno permesso di fare emergere situazioni di irregolarità di rilevanza penale. Sono stati così sequestrati tre laboratori tessili gestiti da cinesi, altri sette, sempre cinesi, sono stati chiusi perché non agibili. Gli stessi controlli hanno portato all'identificazione di 31 lavoratori privi di documenti e di permesso di soggiorno. A risultati analoghi nella sostanza, seppure diversi nei numeri, hanno portato i controlli eseguiti in 24 centri estetici, con sette esercizi posti sotto sequestro amministrativo e l'individuazione di otto persone senza permesso di soggiorno.
Controlli eseguiti in attività commerciali e artigianali hanno portato all'individuazione di altre nove persone senza permesso e di tre che hanno venduto bevande alcoliche a minori.
"Grazie alla collaborazione con l'Inps - è stato il commento dell'assessore Muchetti - abbiamo posto un'altra tessera dell'ampio mosaico di Brescia città sicura, perché anche l'economia sommersa che ha effetti forse meno evidenti di altre forme di illegalità sul sentire delle persone, contribuisce alla diffusione del senso di insicurezza percepita". I controlli incrociati sono un efficace rimedio.
M.VENTURELLI
17 apr 2015 00:00