Immigrazione, i problemi si risolvono con il dialogo non con i presidi e gli scontri
In riferimento agli episodi di violenza che hanno coinvolto antagonisti e forze dell'ordine, Acli, Associazione Centro Migranti, Cisl, Mcl e Uil sottolineano la necessità di favorire il dialogo fra le parti
Acli, Associazione Centro Migranti, Cisl, Mcl, Uil sono in prima linea nella costruzione di un pluralismo positivo, impegnate nella promozione del confronto tra i diversi soggetti presenti nella società civile in modo da favorire la loro partecipazione al discorso pubblico e al dialogo tra soggetti intermedi e istituzioni.
Gli immigrati, socialmente emarginati e culturalmente esclusi rischiano di diventare più di altre figure sociali, i soggetti esposti per essere arruolati nelle file di una protesta non finalizzata, con chi tenta di estremizzare un abisso che sembra incolmabile, mentre, noi vogliamo non il presidio fine a sé stesso, ma presidiare il territorio per costruire una solidale convivenza multietnica, multiculturale, multireligiosa, perché con l’impegno di ascolto e di mediazione culturale tra religioni, valori, culture, tradizioni, costumi e consuetudini diverse si costruisca una comunità consapevole seppur ricca di presenze di diversa provenienza.
"Ribadiamo la convinzione - riferiscono dalle associazioni - che solo nel dialogo e nel confronto anche con le istituzioni parlamentari e governative si possono ricercare i modelli di pacifica convivenza; questa è la strada del dialogo che stiamo percorrendo nella convinzione di trovarvi le risposte ai problemi che vivono le comunità straniere presenti nel nostro paese, ed evitare contrasti con la comunità bresciana sempre aperta e disponibile all'ascolto e all'accoglienza".
REDAZIONE ONLINE
24 mar 2015 00:00