Il sagrato della memoria
Una mostra storica fotografica originale è stata allestita nell’ambito delle manifestazioni per il bicentenario di edificazione della chiesa
Una mostra storica fotografica originale. È quella che è stata allestita a Castelcovati nell’ambito delle manifestazioni per il bicentenario di edificazione della chiesa parrocchiale per volontà del Comune e della Parrocchia di Sant’Antonio Abate con il suggestivo titolo “Il sagrato dei ricordi… scatti di memoria”.
Momenti di vita. Originale perché costruita attorno ad un punto di vista particolare, basato sul presupposto che sul sagrato della chiesa si sono svolti molti momenti importanti della vita delle persone, delle famiglie, della comunità. La mostra è stata allestita nella chiesa di Sant’Alberto, a cura dall’Associazione “Laurà per Castel” che si è fatta carico dell’organizzazione e delle spese di stampa e realizzazione dei pannelli delle foto. Ottenute dalla cittadinanza, coinvolgendo la comunità. È stato fatto infatti un vero e proprio bando comunale di appello ai cittadini, affinché mettessero a disposizione le fotografie in loro possesso dove erano ritratti in momenti significativi della propria vita. Con tanto di certificazioni liberatorie per la privacy. Si è quindi realizzata una mostra collettiva, partecipata e condivisa.
L’esposizione. Il risultato è stato l’esposizione di un centinaio di fotografie, riguardanti principalmente matrimoni, prime comunioni, cresime e funerali aventi per sfondo il sagrato della chiesa parrocchiale, nato dalla demolizione della vecchia Chiesa cinquecentesca e, per tanti abitanti di Castelcovati divenuto luogo di incontro, spazio in cui celebrare i momenti significativi e principali della propria esistenza, luogo oggi anche di memoria collettiva. Scatti che ritraggono un tempo passato, di generazione in generazione, che proprio sul sagrato della chiesa parrocchiale hanno vissuto momenti importanti e unici. Sul sagrato il sacramento si trasforma in spaccato di vita e costume civile, di festa e di solennità. E si notano nelle immagini i vestiti di un tempo, gli usi e i costumi, le macchine, le acconciature e le pose di allora.
I matrimoni. Tra le foto spiccano in particolare i matrimoni, con i padri che accompagnano all’altare le figlie-spose e l’album funebre del compianto parroco don Lino Toninelli, morto quindici anni fa. Samuele Pedergnani, assessore alla cultura e curatore della mostra è soddisfatto dell’iniziativa e della risposta dei covatesi: “L’occasione è stata propizia per rievocare storicamente la demolizione della cinquecentesca vecchia chiesa parrocchiale a causa della quale si acquistarono terreni attigui per arretrare dalla via Sant’Antonio la nuova ed odierna chiesa parrocchiale tardo settecentesca creando in tal modo l’attuale sagrato”.