Il restauro del Santuario della Stella
È un periodo davvero molto intenso per l’arte sacra a Bagnolo Mella. In effetti, poco prima di Pasqua, è stato definitivamente completato il restauro dell’altare ligneo di S. Michele Arcangelo (conosciuto dai bagnolesi come l’altare del diavolo per via dell’imponente immagine che lo ritrae), collocato a destra, in fondo alla navata della Basilica Minore della Visitazione di Maria a S. Elisabetta (una Chiesa veramente splendida che, a sua volta, è stata sapientemente restaurata in questi ultimi anni). Subito, però, è ripartito un altro, ambizioso progetto, che ha indirizzato l’attenzione generale verso il Santuario della Madonna della Stella, consolidato punto di riferimento per i fedeli locali e meta, ogni giorno, di numerosi visitatori provenienti da svariate località (e non solo della provincia di Brescia). In questo senso è stato immediatamente eseguito il primo intervento previsto con il restauro delle campane e della torre campanaria. Per alcune giornate le campane del Santuario mariano so o rimaste mute, ma ben presto, grazie anche ad un lavoro realizzato in modo tempestivo ed efficace, hanno ripreso a diffondere le loro note nella cittadina bassaiola. Tutto questo per il primo “passo” di un nuovo, impegnativo obiettivo che si è prefissata di raggiungere la Parrocchia guidata da mons. Faustino Pari che vuole riportare l’intero edificio mariano al suo originario splendore, seguendo un percorso che è stato intrapreso sin dalla sua definizione sotto l’attenta guida della Soprintendenza e, in particolare, della supervisione della dottoressa Mara Micaela Colletta. Una volta che terminerà la fase preliminare attualmente in corso ed ottenuta la necessaria autorizzazione dell’Ufficio Beni Culturali della Curia di Brescia e della Soprintendenza, i lavori entreranno nella fase operativa e prenderanno il via all’esterno del Santuario, con l’intervento che riporterà la facciata e l’edificio adiacente alle colorazioni originali. In seguito l’impegnativo restauro, sia dal punto di vista tecnico che economico, proseguirà all’interno, concentrandosi su tutto l’apparato decorativo della Chiesa mariana. Il progetto è stato realizzato dall’architetto Paola Platto dello Studio Tecnico associato FGPS, mentre il restauro verrà eseguito dallo staff di Leonardo Gatti, che già si è occupato del lungo e complesso intervento effettuato sulla parrocchiale.
Proprio il restauratore bresciano sintetizza i primi passi del nuovo lavoro ai nastri di partenza: “Dapprima – è la spiegazione dello stesso Gatti - abbiamo eseguito, naturalmente con l’autorizzazione della Soprintendenza, una serie di campionature stratigrafiche esterne, necessarie per riuscire a leggere le varie modifiche che si sono succedute nel tempo sulle murature. Questo ci permetterà di ripristinare una colorazione corretta, simile a quella originale, attualmente nascosta, anche se solo in parte, sotto strati di intonaco risalenti al secolo scorso e ad una “pesante” tinteggiatura gialla. Il nostro primo intento è quello di elaborare una corretta procedura con la quale risanare le murature che in questo momento sono seriamente danneggiate e che presentano numerosi sollevamenti dell’intonaco e della colorazione. La parte bassa delle murature, inoltre, appare molto intaccata dall’umidità di risalita. L’obiettivo finale del restauro – è la conclusione del qualificato restauratore bresciano – è riportare l’antico Santuario ad un aspetto estetico che non si discosti da quello originale, ancora leggibile sotto le stratigrafie che sono state eseguite nel corso dei secoli, ma ormai irrecuperabile”. Un intervento molto importante su un edificio che nel corso dei secoli è diventato il cuore della devozione bagnolese e sorge sul luogo dove il 10 luglio del 1491 la Madonna, con una stella sul petto, è apparsa a Caterina Dell’Olmo, facendo il dono della parola alla giovane sordomuta e accompagnandola a casa dai suoi genitori. Per quel che riguardano i tempi dell’intervento il geometra Angelo Ghizzardi offre alcune indicazioni: “In questo momento la facciata è il primo intervento che verrà portato a termine. Nei giorni scorsi abbiamo iniziato la fase preliminare di un lavoro che dovrebbe terminare entro la fine dell’anno, anche se a settembre ci saranno le feste mariane, alle quali la nostra Parrocchia tiene in modo particolare, che potrebbero un po’ modificare i tempi. In ogni caso la tinteggiatura dovrebbe durare un paio di mesi, a grandi linee, e, quindi, l’auspicio è che si possa completare questa parte del restauro entro il termine del 2021. Per quel che riguarda il restauro degli interni, quello andrà al 2022 e sarà l’impegnativo progetto che si spera di poter condurre a felice compimento in futuro”.
Rimangono le preoccupazioni legate al notevole sforzo economico che questo ulteriore intervento richiede. Sin dalla fase preliminare, in effetti, sono stati compiuti tutti gli atti necessari per usufruire degli attuali benefici fiscali e si è aperta, in modo del tutto spontaneo, una raccolta di fondi che, già per la risistemazione e riqualificazione dei tetti dell’intera struttura, ha potuto contare sugli 80.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo (nell’ambito del Bando Progetti Emblematici Minori Provinciali). Il tutto per iniziative che hanno spianato una strada che, certamente, verrà percorsa in futuro da numerosi fedeli, pronti a dare una mano per aiutare la “loro” Madonna della Stella: “Si tratta certo di un restauro molto oneroso – conviene il parroco, don Faustino Pari con un eloquente sorriso –. Siamo sicuri, però, che la generosità dei bagnolesi e delle tante persone che visitano con devozione ed hanno a cuore questo Santuario ci consentirà di portare a felice compimento tutta quest’opera, facendoci arrivare anche là, dove le nostre sole forze non ci permetterebbero di giungere”. Dopo un cammino condiviso insieme a tante generazioni per oltre cinquecento anni, senza dubbio la Madonna della Stella saprà guidare un nuovo miracolo nella “sua” amata Bagnolo Mella.