Il recupero della chiesa di San Silvestro Papa
Il bando “Beni al sicuro” promosso dalla Fondazione Cariplo ha permesso di recuperare e conservare la parrocchiale di Monticelli d’Oglio
Nei mesi scorsi la Diocesi di Brescia ha presentato la richiesta di finanziamento per il bando “Beni al sicuro” promosso dalla Fondazione Cariplo che ha stanziato 135mila euro. È stata una proposta incentrata sulla messa in sicurezza, in funzione di prevenzione antisismica, di tre casi emblematici: la chiesa di San Silvestro Papa (parrocchia di Monticelli d’Oglio nel Comune di Verolavecchia); la chiesa del Sacro Cuore di Gesù (parrocchia del Duomo di Rovato); il campanile dei Santi Tirso ed Emiliano (parrocchia di Monticelli Brusati).
L’intervento relativo al progetto di recupero e conservazione della chiesa parrocchiale sita in località Monticelli d’Oglio nel comune di Verolavecchia prende spunto dalla necessità di risolvere innanzitutto alcuni problemi di infiltrazione dalla copertura. La parrocchia, aderendo alla proposta della Diocesi di Brescia, ha quindi modificato il progetto dando una nuova attenzione non solo ai problemi di manutenzione ordinaria, ma anche, in chiave preventiva, ai problemi che un evento sismico avrebbe potuto causare all’edificio.
La chiesa di San Silvestro Papa, costruita tra il XV e il XVI secolo, presentava infatti alcuni problemi strutturali che la rendevano vulnerabile ai terremoti, come il distacco della facciata, la scarsa connessione tra le mura, l’assenza di collegamenti tra la copertura in legno e le mura, e danni all’arco trionfale e il progetto è stato avviato per migliorare la stabilità dell’edificio, compresi il rinforzo della copertura, un collegamento più solido alle mura e l’installazione di tiranti. Sono stati condotti un esame dettagliato delle anomalie strutturali e dei dissesti e un rilievo del quadro fessurativo per ottenere una conoscenza completa della struttura e formulare una proposta progettuale ed è stato effettuato un rilievo completo della struttura utilizzando anche un sistema aeromobile a pilotaggio remoto per individuare eventuali altre anomalie che sarebbero stati difficili da rilevare diversamente.
Estendendo l’intervento di rinforzo della copertura all’intero edificio anziché limitarlo all’aula della chiesa, fortunatamente, la tipologia di muratura (mattoni pieni) ha permesso di ridurre i costi delle lavorazioni, evitando la necessità di carotaggi e consentendo forature di tipo standard… Le indagini diagnostiche hanno contribuito a caratterizzare i materiali e ad acquisire informazioni sullo stato tensionale in vari punti, permettendo di aggiornare e migliorare il modello strutturale iniziale. Un altro intervento significativo riguarda la muratura della facciata principale, in particolare la parte che emerge dalla copertura dell’aula: il rilievo ha rivelato un’inclinazione significativa di questa parte, ma attraverso la modellazione si è determinato che l’installazione di tiranti a livello del cornicione e il collegamento con la copertura scatolare possono risolvere il problema di inclinazione. Dato l’apparato decorativo della facciata, questo intervento sarà realizzato solo sulla superficie posteriore, ma si estenderà anche al di sotto della falda di copertura fino all’estradosso delle volte dell’aula.
Il progetto è stato uno degli ultimi portati avanti dall’architetto Anna Eugenia Maria Pianazza, scomparsa prematuramente il 20 maggio 2022 (a cui è seguita dal luglio 2022 l’architetto Elisa Zanaglio) e moglie dell’ingegnere Andrea Paneroni, che si è occupato invece di tutti gli aspetti strutturali, mentre i lavori sono stati affidati alle imprese: Gema Costruzioni s.r.l. di Orzinuovi e Irides Restauri di Ghirardelli Luca con sede a Gallarate.
Al fine di dissipare dubbi sulla presenza di processi di dissesto in corso, durante i lavori sulle coperture, è stata prevista anche l’installazione di un sistema di monitoraggio che consentirà di valutare l’evoluzione delle crepe nel corso di un periodo di tempo adeguato, mentre i lavori procedono ora con il restauro delle facciate, sfruttando la presenza dei ponteggi montati per i lavori relativi alla copertura.