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Pontevico
di FRANCO PIOVANI 20 mag 2019 12:07

Il nuovo singolo della Si può fare band

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La disabilità supera le barriere e lo sta dimostrando il nuovo singolo della “Si può fare band”, ispirato al famosissimo brano dei Queen "Somebody to love". A sostenere il progetto Check Point, mentre a vestire i componenti della band lo stilista Pasquale Vezzoli

La disabilità supera le barriere e lo sta dimostrando il nuovo singolo della “Si può fare band” arrivato in distribuzione dopo la cover di Hallelujah di Leonard Cohen, pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione. Dopo essere stati protagonisti la prima volta a dicembre chiudendo i festeggiamenti del 50° dell’Avis Manerbio, i ragazzi hanno vissuto un inizio anno a suon di musica che prosegue a ritmo di rullanti, charleston e gran cassa. Il progetto è coordinato dal maestro Davide Zubani, con i ragazzi della band uniti a cantanti, coristi e musicisti esterni. A ispirare questo progetto musicale, il secondo del 2019, è stata la pellicola presentata nei mesi scorsi “Bohemian Rhapsody”. Dopo un attento ascolto dei successi dei Queen i ragazzi del “Si può fare band” hanno scelto “Somebody to love”, da qui via verso lo studio di un nuovo sound, per imparare nuove ritmiche, nuovi stacchi riuscendo alla grande. A sostenere il progetto Check Point, mentre a vestire i componenti della band lo stilista Pasquale Vezzoli. “Vogliamo valorizzare – ha commentato Zubani – un percorso dedicato ai ragazzi, a loro viene insegnata non solo la musica ma il potenziamento delle loro abilità per affrontare da protagonisti un pubblico, condividendo i loro progressi. Questa sfida ha alzato di parecchio l’asticella dell’obiettivo da raggiungere, non nascondiamo le difficoltà tecniche nella musica, ma questa prova la band l’ha superata alla grande”. Nel testo della canzone si leggono frasi come “lavoro fino a rompermi le ossa”, “ci provo e ci riprovo” e il titolo è la chiave: “Qualcuno può trovarmi qualcuno da amare”. Il lavoro duro di questi ragazzi che ci provano e riprovano per superare se stessi li rende “qualcuno da amare”, ed è proprio così.


FRANCO PIOVANI 20 mag 2019 12:07