Il no della Regione alla discarica Castella
Il Pirellone ha sancito l'incompatibilità del progetto di trasformazione in discarica della cava al confine fra Brescia e Rezzato
“Questa decisione – prosegue Rolfi – è coerente con la logica del calcolo degli impatti cumulativi in una zona della nostra città già ampiamente sfruttata negli anni passati. Considerate infatti le tante criticità note, non poteva non esserci un parere negativo nei confronti del quale auspico che le parti interessate evitino ricorsi ulteriori”.
Dopo il no alla discarica Bosco Stella a Castegnato, il diniego all’ampliamento dell’impianto di smaltimento rifiuti a Mazzano, il Pirellone ha sancito anche l’incompatibilità del progetto della società Castella di trasformare in discarica la cava al confine fra Brescia e Rezzato, un territorio già gravato da svariate criticità ambientali, come sostenuto in diverse sedi dai rappresentanti dei Comuni limitrofi (Rezzato, Castenedolo, Mazzano, Botticino e Borgosatollo) e dall’Asl.
A seguito del pronunciamento della Regione è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Gianluigi Fondra che ha definito la decisione “una vittoria storica di tutta la città, dei comuni confinanti, dei cittadini riuniti in comitati a difesa della salute, dell’ambiente, delle future generazioni. Ora il Parco delle Cave è l’estensione del Parco delle Colline è sempre più una realtà irreversibile”.
REDAZIONE ONLINE
09 feb 2016 00:00