Il microcredito sociale in Valle
Il “microcredito” con la Caritas cresce in Valtrompia ed è una scommessa di crescita solidale
I residenti sono quasi 40mila, circa 5.200 gli stranieri. Ricordiamo che il progetto di microcredito sociale della Caritas è partito a Brescia nel 2008, strutturandosi e diventando sempre più capillare: secondo i dati del 2014 le zone pastorali coinvolte sono state 21 con 288 parrocchie partner. La caratteristica peculiare consiste nell’accompagnamento da parte di operatori esperti nel credito responsabile al recupero dell’autosufficienza economica di singoli o nuclei familiari a rischio, per fatti eccezionali e imprevisti. Così poche persone sono insolventi: non si sentono sole, si sentono parte di una catena solidale, consapevoli che i soldi restituiti diventano disponibili per altri. La struttura operativa della “Zona Media Valle” è composta da un rappresentante laico per ogni parrocchia. La sede, con relativa segreteria, è presso la Caritas di Gardone, coordinata da Efrem Panelli che ha illustrato gli aspetti generali comuni alle altre esperienze, fornendo i dati dell’esperienza valtriumplina. Si offrono finanziamenti agevolati, da 500 fino a 3.000 euro, rimborsabili in 36 mesi a fronte di situazioni di instabilità temporanea. Le richieste presentate nel corso dell’anno scorso ai vari sportelli parrocchiali sono state 23, quelle ammesse a contributo cinque per un finanziamento complessivo pari a 12.250 euro. Le parrocchie di Gardone, Inzino e Magno hanno finanziato quattro richieste. Nei vari sportelli sono in corso esami per ulteriori finanziamenti.
Gli operatori, ex bancari con esperienze anche direzione, si riuniscono ogni due mesi o a seconda dell’urgenza, presso la Caritas di Gardone: si scambiano opinioni ed esperienze per una risposta comune solidale. Al riguardo segnalano un fatto che convince ulteriormente di essere sulla strada giusta: molte richieste presentate, pur non ottenendo il finanziamento, sono state l’occasione per risolvere le problematiche finanziarie messe in luce, grazie ad un aiuto specifico nella gestione del bilancio familiare, nella selezione delle spese, con buona volontà reciproca: un passo verso quella indipendenza che segna il completo inserimento nella realtà sociale.
EDMONDO BERTUSSI
29 gen 2015 00:00