Giovani pronti per il Servizio civile
Le Ong bresciane (Medicus Mundi, Fondazione Tovini, Scaip e Svi) presentano, con quattro incontri sul territorio, le proposte per il servizio civile in Italia o all’estero là dove le quattro realtà operano già da tempo
Le destinazioni. I posti disponibili per la prossima edizione sono i seguenti: due posti a Morrumbene (Mozambico) con Medicus Mundi; Scaip (Servizio collaborazione assistenza internazionale piamartino) mette a disposizione 4 posti in Brasile, di cui 2 a Fortaleza e 2 a Ponta Grossa, 3 posti a Santiago del Cile e 3 a Mocodoene (Mozambico); 2 posti con lo Svi (Servizio volontario internazionale) a Santa Luzia do Parà (Brasile), 2 a Norcasia (Colombia), 2 a Caracas (Venezuela), 2 a Niculesti (Romania), 2 a Kampala (Uganda) e 3 a Brescia; due posti a Salinas de Guaranda (Ecuador) e uno a Brescia con la Fondazione Tovini (Fontov).
Tra i 18 e i 29 anni. Per candidarsi bisogna avere tra i 18 e i 29 anni (non ancora compiuti) e impegnarsi in prima persona in un percorso dal forte valore umano. Inoltre si ricorda che il Servizio Civile: ha una durata di 12 mesi; prevede, per il volontario, un contributo mensile di 433,86 euro (i volontari all’estero hanno diritto inoltre a 15 euro di indennità giornaliera, arrivando quindi a un totale di circa 900 euro mensili); prevede un impiego di circa 30-35 ore settimanali; è riconosciuto valido ai fini del trattamento previdenziale; prevede un’assicurazione contro infortuni, malattia e responsabilità civile verso terzi; solo per l’estero prevede: il vitto, l’alloggio, i viaggi di andata e ritorno, e le
vaccinazioni.
Alcuni progetti
In America Latina. A Fortaleza si prova a migliorare la qualità delle proposte sociali, educative e di tutela dell’infanzia offerte dai due centri per minori “Casa da Criança” e “Lar de Nazaré” che accolgono rispettivamente 380 bambini/ragazzi e 175 bambine/ragazze provenienti dalle favelas.
Europa dell’Est. A Niculesti, in Romania, l’obiettivo è di occuparsi dei momenti di socialità tra bambini rom e rumeni e, contestualmente, garantire un supporto extrascolastico, didattico e ludico, ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Infine si promuove la socialità e l’autonomia di 20 adulti affetti da handicap, fisici o psichici e l’interazione degli stessi con adulti e bambini, all’interno di un contesto protetto.
Italia. I volontari devono stimolare l’integrazione e la concreta inclusione dei minori stranieri che frequentano quattro centri extrascolastici di Brescia. Si cerca, inoltre, l’integrazione globale delle famiglie straniere, attraverso la realizzazione di attività ed iniziative che stimolino, nel territorio bresciano, una maggiore sensibilità rispetto ai temi migratori e all’interculturalità. Inoltre si promuovono nuovi strumenti didattici, destinati agli insegnanti delle scuole secondarie del territorio, sui temi della multicultura e dell’integrazione.