Emergenza freddo: il Rifugio Caritas nell'ex Seminario
Su indicazione del vescovo Luciano Monari messi a disposizioni alcuni spazi nell'edificio di via Bollani
Palestra di carità. Mons. Monari ha indicato in quella parte dell’ex Seminario che si apre su via Garzetta lo spazio per consentire alla Caritas di dare continuità a un’iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto “Emergenza freddo” attivo a Brescia e che per molte persone è una vera e propria palestra di carità. “Sono 120, metà dei quali giovani, i volontari che si affiancano al coordinatore e a tre operatori nella gestione del Rifugio – ha ricordato Cotelli – e che anche nella struttura di via Bollani potranno continuare a fornire il loro prezioso contributo”.
Corsa contro il tempo. Avuto il via libera da Monari, in via Garzetta è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo per fare in modo che il nuovo “Rifugio” possa essere pronto prima dell’arrivo della stagione più fredda. Nella struttura fervono i lavori per il ripristino degli impianti e per un arredo dignitoso degli spazi. “Contiamo di concludere gli interventi entro la fine del mese di ottobre – è stato l’auspicio dell’Economo – per aprire la struttura dal 5 novembre.
L’impegno. In 60/70mila euro, come ha ricordato il direttore Caritas Cotelli, è stimato l’impegno per la ristrutturazione dei locali che saranno collocati al piano rialzato di quella che sino a pochi anni fa era l’ala di teologia del vecchio Seminario. “Alle risorse necessaria alla ristrutturazione – ha continuato – vanno poi ad aggiungersi quelle per la gestione ordinaria della struttura, di cui si fa sempre carico la Caritas”. Si tratta di qualcosa come 190mila euro, che da quest’anno la realtà di piazza Martiri di Belfiore potrebbe coprire anche con i proventi dell’8xmille messi a disposizione dalla diocesi.
Un sogno. “Nell’ex seminario non contiamo soltanto di realizzare 30/40 posti letto per senza fissa dimora – ha ricordato Giorgio Cotelli – ma anche un ambiente fatto di relazioni calde, perché accogliere è qualcosa in più che dare un pasto caldo e una coperta”. Trovata una nuova casa per il “Rifugio”, c’è un altro progetto che “scalda il cuore” di Cotelli: la realizzazione di un unico centro di prenotazione per ottimizzare le disponibilità di accoglienza di chi partecipa a Brescia all’Emergenza freddo”.
REDAZIONE ONLINE
16 ott 2015 00:00