Ecco i numeri dell'impegno dell'Ant
In questi 17 anni la delegazione Ant di Brescia ha offerto 515.642 giornate di assistenza per un totale di 3.454 famiglie aiutate
Dal 1998, da quando 17 anni fa Marcella Gori si attivò per curare a casa la sorella, la delegazione Ant di Brescia ha offerto 515.642 giornate di assistenza per un totale di 3.454 famiglie aiutate. I numeri sono straordinari, se si pensa che l’Ant ha ricevuto un sostegno da parte degli enti pubblici solo per 160 pazienti (in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Desenzano) e per 43 entrati nel Piano di continuità assistenziale cure palliative previsto dall’Asl di Brescia.
L’impegno messo in campo dall’Ant non sarebbe possibile senza il coinvolgimento dei suoi 335 volontari, che, sul territorio, si adoperano per organizzare manifestazioni, eventi e gestire punti di aggregazione come il Bar Accanto al Centro sportivo Badia. Solo nel 2014 la Delegazione di Brescia ha raccolto complessivamente 997.081 euro (il 14% arriva dalla destinazione del 5x1000). La parte del leone la fa sicuramente lo spettacolo “Donne Incanto” che ha raccolto ben 54.762 euro. È interessante constatare che il 75% dei fondi raccolti viene utilizzato per realizzare gli obiettivi istituzionali (assistenza domiciliare e progetti di prevenzione), una parte è dedicata invece alla promozione, all’attività di sensibilizzazione. Anche il sindaco Del Bono ha sottolineato la soddisfazione dell’amministrazione comunale di fronte a una “realtà solida, molto motivata e sana”, ma ha anche evidenziato che i “Comuni non hanno, purtroppo, competenza diretta in materia sanitaria; è necessario che venga riassegnato ai Comuni il compito di condivisione dei presidi del territorio, nel frattempo deve continuare il dialogo tra struttura sanitaria, Comuni e organizzazioni non a scopo di lucro”.
Gli applausi all’Ant sono arrivati anche da Ezio Belleri, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, che ha spiegato come “la patologia oncologica si cronicizza sempre di più e, quindi, si allunga il bisogno assistenziale. In un momento delicato per il sistema regionale dei servizi, è necessario rivedere le modalità di erogazione degli stessi”. Nei prossimi mesi verrà formalizzato anche il progetto di collaborazione tra l’Ospedale cittadino e la delegazione dell’Ant per essere ancora più efficaci e capillari nel dare le risposte agli ammalati.
L. ZANARDINI
08 giu 2015 00:00