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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 18 ago 2015 00:00

Due arresti per le vittime di via Valsaviore

Nella giornata di ieri sono scattate le manette per due concorrenti delle vittime

Né l'usura né la micro criminalità legata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Alla base dell'omicidio dei coniugi Seramondi - i titolari della pizzeria "Da Frank"in via Valsaviore alla Mandolossa freddati martedì scorso con quattro colpi d'arma da fuoco- figurerebbero motivi economici, legati alla concorrenza dell'attività svolta nell'ambito della ristorazione.

Nella giornata di ieri sono scattate le manette per due uomini (uno di origini indiane e l'altro pakistane) prelevati da Casazza ai quali Seramondi aveva ceduto la sua prima attività di "Dolce e salato", antistante l'attuale laboratorio, teatro del duplice omicidio. Come riporta l'Ansa, "pare che gli assassini dovessero ancora del denaro alle vittime, ma non erano più in condizioni di pagare. Tra Seramondi e i suoi killer i rapporti iniziarono ad incrinarsi nel 2010 quando un'ordinanza del Comune di Brescia obbligava la proprietà del Dolce e Salato a chiudere alle 22, per motivi di ordine pubblico, mentre la pizzeria da Frank poteva rimanere aperta tutta la notte".

A mettere gli inquirenti sulle tracce dei presunti assassini è stata la targa dello scooter usato per la fuga dopo l'omicidio, targa immortalata dalle telecamere della zona. Oltre al mezzo, gli uomini della squadra mobile hanno rinvenuto anche il fucile a canne mozze che avrebbe esploso i colpi fatali.

REDAZIONE ONLINE 18 ago 2015 00:00