Dopo l'omicidio, il cordoglio della Valle
La macabra scomparsa di Gloria Trematerra ha destato vivo cordoglio in Valle, soprattutto in quella grande comunità formata da alunni ed ex alunni. Sabato mattina al Liceo Golgi di Breno le lezioni sono state sospese e al loro posto si è provato, in un’assemblea, a riflettere su quanto accaduto alla “profe”, ennesima vittima di femminicidio
L’uomo, nel vedere la ragazza, l’ha chiusa in camera e l’ha minacciata: se non avesse chiamato di sopra la mamma, che l’attendeva in macchina, non l’avrebbe lasciata uscire. Così la figlia si è trovata costretta ad obbedire e la donna si è presentata di fronte al suo carnefice. Lanfranchi ha estratto un coltello dal cassetto della cucina e le ha inferto otto colpi letali dopo l’ennesimo diverbio.
Alice - che nel tentativo di difendere la madre è rimasta ferita alle braccia - è corsa fuori precipitandosi a chiedere aiuto nel bar vicino. Suo padre invece, rassegnato di fronte al delitto commesso, ha chiesto a una vicina di chiamare il118. Ecco che nel giro di pochi minuti, al numero 15 di via Nazionale, sono giunti ambulanza e carabinieri. L’uomo ora si trova a Canton Mombello e verrà interrogato oggi dal giudice, che dovrà convalidarne l’arresto, mentre sul corpo della professoressa di origini napoletane verrà eseguita l’autopsia.
Resta l’interrogativo: perché le due donne si sono recate da sole nell’appartamento? Prima della denuncia per maltrattamenti firmata dalla neo-maggiorenne Alice, Tullio Lanfranchi avrebbe dovuto essere raggiunto da un provvedimento di ammonimento, ma l’emissione dell’atto non è avvenuta in quanto, nel frattempo, moglie e figlia erano state trasferite in una struttura protetta in attesa della separazione della coppia.
La macabra scomparsa di Gloria Trematerra ha destato vivo cordoglio in Valle, soprattutto in quella grande comunità formata da alunni ed ex alunni. Sabato mattina al Liceo Golgi di Breno le lezioni sono state sospese e al loro posto si è provato, in un’assemblea, a riflettere su quanto accaduto alla “profe”, ennesima vittima di femminicidio.
LINDA BRESSANELLI
20 apr 2015 00:00