Delitto "Da Frank". Adnan: "Non volevo uccidere la moglie"
Convalidato il fermo per i due uomini accusati dell'omicidio dei coniugi Seramondi
"Non volevo uccidere la moglie, è stata una fatalità, non mi aspettavo di trovarmela davanti" ha affermato il pakistano - l'uomo che ha esploso i colpi che hanno portato alla morte di "Frank" Seramondi e Giovanna Ferrari - nel corso degli interrogatori. Un'ipotesi plausibile secondo il Gip, che invece non crede a quanto affermato da Sarbjit Singh, che ha sostenuto di essere stato all'oscuro fino all'ultimo momento delle reali intenzioni di Adnan, spinto da una "rabbia" che, stando a quanto ha affermato il pakistano, covava da mesi, a causa della concorrenza messa in atto da "Frank" che "vendeva di più" rispetto al suo locale.
Anche dietro al ferimento del dipendente di Seramondi, Arben Corri - raggiunto da dei colpi di arma da fuoco il mese scorso - ci sarebbe la mente del pakistano, mosso dalla volontà di dare una lezione al braccio destro della vittima.
REDAZIONE ONLINE
21 ago 2015 00:00