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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 21 ago 2015 00:00

Delitto "Da Frank". Adnan: "Non volevo uccidere la moglie"

Convalidato il fermo per i due uomini accusati dell'omicidio dei coniugi Seramondi

Si tratta di "personalità prive del minimo senso di civiltà e di clamorosa pericolosità". Con queste parole il Gip Giovanni Pagliuca - nelle pagine dell'ordinanza con le quali ha convalidato il fermo - ha delineato il profilo di Muhammad Adnan e del complice Sarbjit Singh, gli uomini arrestati la scorsa settimana per il duplice omicidio di via Val Saviore.

"Non volevo uccidere la moglie, è stata una fatalità, non mi aspettavo di trovarmela davanti" ha affermato il pakistano - l'uomo che ha esploso i colpi che hanno portato alla morte di "Frank" Seramondi e Giovanna Ferrari - nel corso degli interrogatori. Un'ipotesi plausibile secondo il Gip, che invece non crede a quanto affermato da Sarbjit Singh, che ha sostenuto di essere stato all'oscuro fino all'ultimo momento delle reali intenzioni di Adnan, spinto da una "rabbia" che, stando a quanto ha affermato il pakistano, covava da mesi, a causa della concorrenza messa in atto da "Frank" che "vendeva di più" rispetto al suo locale.

Anche dietro al ferimento del dipendente di Seramondi, Arben Corri - raggiunto da dei colpi di arma da fuoco il mese scorso - ci sarebbe la mente del pakistano, mosso dalla volontà di dare una lezione al braccio destro della vittima.






REDAZIONE ONLINE 21 ago 2015 00:00