Da Sant’Antonio alla tradizione dei casoncelli
A Pontoglio i momenti di festa e convivialità proseguono, in vista di alcune radicate ricorrenze che da anni, con successo, si rinnovano. Si tratta della festa dedicata al martire Sant’Antonio Abate, protettore del paese, giunta alla sua veneranda 138ª edizione e alla ormai connessa “Sagra del casoncello De.Co.” in avvio proprio oggi (4 gennaio) fino al 17 gennaio. Antica e particolarmente profonda è, infatti, la tradizione dei casoncelli a Pontoglio, ai quali viene dedicata da ben 14 anni in accordo col Comune una manifestazione a doc, in cui, durante tutto il periodo della sagra, saranno disponibili tanti punti vendita di alimentari dove poter acquistare i prelibati casoncelli, mentre in alcuni ristoranti convenzionati si avrà la possibilità di gustare menù dedicati a prezzi convenzionati speciali.
Come vuole la tradizione, il casoncello pontogliese richiede una pasta di un giallo acceso, stesa finemente e da cui poi realizzare cerchi di sfoglia con un bicchiere o con un più moderno coppapasta da chiudere a mezzaluna con abile manualità artigiana e da sigillare a mano con i rebbi della forchetta… Nel suo ripieno sono racchiusi solo prodotti tipici del territorio e di altissima qualità, dosati e preparati secondo segrete ricette tramandate da generazione in generazione. In occasione della festività di S. Antonio Abate torna anche il “Gran galà del casoncello di Pontoglio De.Co.” organizzato nel Palabosco di Pontoglio domenica 14 gennaio: sarà possibile prenotare un tavolo rotondo da 8 o da 10 posti presso il bar dell’oratorio fino a esaurimento dei 300 posti disponibili. Per compagnie superiori alla decina saranno disponibili anche tavoli rettangolari modulabili e per prenotarli sarà necessario presentarsi sempre presso il bar dell’oratorio muniti della lista dei commensali e pagando obbligatoriamente la quota stabilita a persona di 25 euro. Anche durante questa edizione, l’intero ricavato sarà donato all’oratorio.