Con le "scatole cinesi" facevano sparire i macchinari agricoli: 6 indagati
Avevano creato un meccanismo ben oliato di "scatole cinesi": 6 persone indagate per truffa aggravata in concorso ed appropriazione indebita
In base a quanto emerso, apparirebbe che i sei, creando ad hoc alcune aziende, avrebbero orchestrato un complicato meccanismo di scatole cinesi che sarebbe servito a far esportare, mediante vari passaggi fra le ditte che apparentemente non erano riconducibili alle medesime persone, macchinari agricoli di ingente valore.
I passaggi sarebbero serviti quindi a creare quello che giuridicamente viene definito il “terzo inconsapevole”, al fine di rendere impossibile il recupero delle macchine da parte delle aziende venditrici che avrebbero dovuto rivalersi sulle ditte acquirenti, che nel frattempo venivano chiuse dopo il primo passaggio, divenute ormai insolventi.
Le indagini hanno permesso ai militari, seguendo i movimenti bancari ed i movimenti di alcuni degli indagati, di localizzare i magazzini dove venivano nascoste le macchine, riuscendo a recuperare circa 65 macchine operatrici di vario tipo per un valore stimato di circa 6.000.000 (sei milioni) di euro.
Le ditte truffate, che sono una decina e sono operanti in tutto il Nord-Italia, di norma commercializzano o producono macchinari per l’agricoltura.
REDAZIONE ONLINE
11 mar 2015 00:00