Commissario straordinario per il Comune
Dopo le vicende legate alla possibile realizzazione di un tempio crematorio in paese e le dimissioni dell’intera maggioranza, è stato sospeso il Consiglio comunale
La questione del tempio è stata definita in paese “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, in quanto, già da tempo, il primo cittadino, secondo i componenti della maggioranza, agiva da solo e senza condividere le decisioni con i suoi. E a tal proposito assessori e consiglieri intendono presentare un esposto in Prefettura e alla Procura con lo scopo di dichiarare presunte anomalie nella delibera del luglio 2014, documento che sostengono di non avere mai visto né approvato e che ratificava la proposta di realizzazione e gestione del tempio crematorio in un’area adiacente al cimitero, con un progetto da 2,8 milioni di euro.
Il sindaco è stato accusato in Consiglio comunale di avere accelerato i tempi di approvazione della delibera, forzando l’operazione per favorire una speculazione da parte di un’impresa privata. Il tempio crematorio rimane però un’esigenza reale per il territorio camuno-sebino, poiché attualmente coloro che scelgono la cremazione per i propri defunti devono recarsi a Brescia, Bergamo o in altre città, con alti costi e tempi lunghi. Ma, stando ai fatti, l’impianto non si farà. Almeno, non a Esine. Rimane da vedere se qualche altro Comune della Vallecamonica o del Sebino si farà avanti per ospitarlo.
LINDA BRESSANELLI
26 ott 2015 00:00