Coltivava marijuana nel capannone: scattano le manette per un 63enne
Aveva attrezzato un intero capannone in modo da coltivare un ingente quantitativo di marijuana
Un capannone era interamente adibito alla coltivazione di “marijuana” finalizzata allo spaccio: questo è quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Nave nella mattinata di lunedì 27 aprile. A gestire il commercio era un 63enne residente a Brescia. All'interno del capannone sono state sequestrate 66 piante di “marijuana” in vasi, alte 70 centimetri circa composta da un sistema tipo silos da 400 litri collegato ad un sistema di irrigazione automatizzato completa di un ventilatore, 9 plafoniere con lampade alogene, 9 trasformatori collegati alle lampade, un climatizzatore, 2 termometri con sensore digitale di umidità e 5 tubi di alluminio per aspirazione e filtraggio oltre ad un’ulteriore serra di più piccole dimensioni destinata alla coltivazione in semina ma non ancora attiva.
Sempre all’interno del capannone gli operanti rinvenivano e sequestravano 600 grammi circa di sostanza stupefacente tipo “marijuana” contenuti in scatoloni e barattoli, ulteriori 6 panetti di sostanza stupefacente tipo “hashish” del peso complessivo di 590 grammi circa oltre a due bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Per il 63enne, colto in fragranza di reato, sono scattate le manette.
REDAZIONE ONLINE
30 apr 2015 00:00